GASPORT (G. KUDINOV) - Prima del «Sacco di Roma » una buona notizia era però arrivata da Mosca. Il Manchester City rimontato e bloccato sul pari (quindi a 2 punti dai giallorossi, e con l’ultima del girone da giocare all’Olimpico). Un risultato interessante, diventato eccezionale alla luce del k.o. casalingo della Roma. Senza tre giocatori chiave (Dzagoev e Wernbloom squalificati ed Elm indisponibile da tempo) il Cska centra il 2-2 grazie a Seydou Doumbia, entrato nel secondo tempo, già acciaccato e uscito per infortunio nel recupero dopo aver segnato la prima rete e provocato il rigore del 2-2. Un Doumbia quasi eroico che avrebbe meritato la standing ovation se lo stadio non fosse stato vuoto: quinta partita a porte chiuse per il Cska, nel periodo post sovietico. Il primo tempo sembra quasi una passeggiata per il City che soffre un po’ solo all’inizio. La classe di Yaya Touré e compagni si fa sentire con due reti ed un palo. Il primo gol è un classico colpo per la coppia Berezutski- Ignashevich che tanto fa soffrire il c.t. Capello. La difesa russa non brilla nemmeno nella seconda occasione, e Milner non perdona. Il primo tempo vede in meritato vantaggio il Manchester, mentre le condizioni climatiche non promettono nulla di buono al Cska.
La svolta Poi Doumbia stravolge il secondo tempo e cambia il destino della partita e della Roma che si trova comunque seconda. Musa vede bene il movimento di Doumbia, che anticipa Kompany e segna. E nel finale è lo stesso Doumbia a procurarsi il rigore per fallo (dubbio) di Kolarov.