IL TEMPO (A. AUSTINI) - Più che una trasferta, una missione. La Roma parte oggi verso Napoli consapevole che non sarà un viaggio tranquillo a prescindere da come andranno le cose sul campo. Allenamento fissato alle 15 a Trigoria (stesso orario del fischio d’inizio del match domani), poi i convocati si sposteranno a Fiumicino per partire verso Capodichino con un volo charter.
Arrivo a Napoli, quindi, previsto in serata, con un pullman pronto a prelevare la comitiva giallorossa direttamente sottobordo. La Roma, alla fine, ha scelto di alloggiare in un albergo vicino allo stadio, in modo che domani il tragitto sarà breve come piace a Garcia. Ma stavolta è un problema di sicurezza: non essendoci tifosi giallorossi al seguito, il timore è che la rabbia di qualche «cane sciolto» della tifoseria napoletana possa scatenarsi sulla squadra. Per questo le misure di sicurezza attorno alla Roma saranno massime in ogni momento della trasferta, col rientro previsto sempre in aereo subito dopo la partita.
È il primo incrocio con il Napoli dopo la morte di Ciro Esposito fuori dall’Olimpico per mano di Daniele De Santis, un vecchio frequentatore della Curva Sud. La Questura di Napoli, per non caricare di eccessivi significati la sfida, non ha previsto servizi speciali per tenere sotto controllo l'ordine pubblico. L’assenza dei romanisti sugli spalti e il numero di spettatori non altissimo (ne sono previsti poco più di 45mila) consentirà alla consueta task force utilizzata allo stadio di concentrarsi sull'affluenza dei tifosi azzurri e sulla gestione dell'arrivo e del ritorno dei giallorossi.
Gli inviti alla calma si susseguono. Primo fra tutti quello della mamma di Ciro Esposito che non ha ancora deciso se assistere dal vivo alla partita e intanto ha chiesto di poter esporre al San Paolo uno striscione che invita all'amore: «La violenza e la vendetta non hanno senso. Mi piacerebbe che nello stadio entrasse l'amore» le parole di Antonella Leardi. Dal quartiere di Scampia arriva anche l'invito a Francesco Totti ad andare a far visita alla tomba di Ciro : «Lui da simbolo del calcio italiano è l'unico che può permettersi un'iniziativa così forte» il messaggio di Angelo Pisani, presidente della municipalità di Scampia, nonché avvocato della famiglia Esposito.
Ma il capitano giallorosso, che il giorno dopo la morte del ragazzo napoletano ha espresso il suo cordoglio sul blog personale, preferisce al momento restare fuori da una vicenda i cui contorni giudiziari devono ancora essere chiariti. Il prefetto Vincenzo Panico ha chiesto «un abbraccio in campo tra Totti e Higuain», mentre il cardinale di Napoli, monsignor Crescenzio Sepe si augura «una testimonianza della grande correttezza e compostezza che i tifosi del Napoli hanno espresso in questi ultimi anni, in casa e in trasferta». Oggi toccherà a Garcia e Benitez usare parole alla camomilla.