Roma, vietato distrarsi

13/09/2014 alle 10:56.
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IL TEMPO (E. MENGHI) - Memoria a breve termine per non perdere di vista il primo obiettivo stagionale. La strategia comunicativa di , che finge di dimenticare l’avversario di , quel Cska Mosca indicato da come il più temibile del girone della morte con Bayern Monaco e Manchester , serve per tenere alta la concentrazione dei suoi giocatori in vista della trasferta ad Empoli che apre la seconda giornata di A. La neopromossa va trattata come i campioni di Russia, altrimenti si rischia di inciampare in spiacevoli imprevisti. Allora Rudi ha ripreso in mano il vocabolario dello scorso anno e si è messo a recitare il solito ritornello: «Sarà una gara difficile, loro avranno entusiasmo perché è la prima in casa dopo il ritorno in A. Il mio ruolo è quello di tenere la rosa concentrata su questa partita, che è la più importante. Non mi ricordo neanche con chi giochiamo mercoledì».

L’ironia non gli manca, gli uomini nemmeno, visto che ha chiesto e ottenuto di raddoppiare, e in alcuni casi triplicare, i ruoli. Ora sta a lui gestirli: «Non ci sarà una Roma 1 e una Roma 2. Farò le scelte in base agli allenamenti e alla condizione fisica. Non faccio calcoli e mi aspetto che non li faccia nemmeno la squadra: è il miglior modo per sbagliare le cose. Faremo di tutto per prendere tre punti ad Empoli, in Serie A non si vince mai prima di giocare». Quel pizzico d’esperienza in più rispetto a un anno fa non guasterà, anche se stavolta ci sono più teste da governare e più partite da affrontare in poco tempo: «Ogni giocatore della rosa è importante e mi auguro di avere sempre scelte difficili da fare per tutta la stagione. Abbiamo una serie di 6 partite in 17 giorni, ma i problemi, forse, arriveranno alla quarta, quinta o sesta partita, quando si sentirà la stanchezza. Tutti i ruoli sono coperti con almeno due giocatori di alto livello, come avevo chiesto alla società». Sedici hanno dovuto però rispondere alla chiamata delle nazionali e il lavoro settimanale non è stato semplicissimo, ma è fiducioso: «Faremo in modo di dimostrare che due giorni bastano per essere competitivi. Mi auguro di vedere la stessa voglia e la stessa convinzione mostrata contro la . Ho visto immagini che mi hanno fatto pensare all’anno scorso: la forza della Roma deve essere quella, non mollare un centimetro e avere la voglia di vincere sempre». La sosta non può essere una scusa, soprattutto ad inizio stagione, quando le pile sono appena state caricate: «Seydou e Gervinho sono i casi più preoccupanti perché hanno giocato mercoledì, ma saranno al 100% e potranno iniziare entrambi. Devo riflettere bene».

Il caso più spinoso è , anche se dissimula, fornendo una versione poco dettagliata dei fatti che hanno portato il Brasile a rompere con il terzino (che secondo Globo.com avrebbe addirittura ringraziato la Federazione per non aver reso pubblico il motivo della separazione): «È tornato prima del previsto, almeno si è allenato con noi. Lui è pronto per tutte le partite che arriveranno. Non è possibile sapere cosa è successo a Miami: ha sbagliato, è tornato in ritardo. Punto. Il problema è con la Nazionale, non con la Roma. ha già detto tutto, anche su . Ora guardiamo avanti». Ma non troppo.