CORSERA (G. PIACENTINI) - Ottantotto minuti di ordinaria amministrazione, prima del capolavoro che ha deciso la partita e regalato alla Roma la quarta vittoria consecutiva in campionato: è la sintesi della gara di ieri sera di Miralem Pjanic. Un colpo di pennello, quello del bosniaco, che ha risolto una partita che per la formazione di Garcia si era complicata non poco. «Sono contento per i tifosi - le parole del centrocampista a fine partita - perché meritano tante gioie, come noi calciatori ». Il Parma, come l’Empoli, è riuscito a mettere in difficoltà la formazione giallorossa, che ha incontrato parecchi problemi a costruire gioco.
«Abbiamo provato a giocare palla a terra e a creare occasioni ma non è stato facile perché il Parma si è difeso bene, era una partita molto complicata. Per fortuna che alla fine sono arrivati tre punti meritati». Ci fosse stato Totti in campo, forse non avrebbe nemmeno calciato la punizione che è valsa tre punti. A Lione ha imparato dal maestro Juninho Pernambucano. «I calci piazzati possono essere utili per risolvere le partite, ci lavoriamo in settimana. Prima di tirare ho chiesto a Manolas come calcia le punizioni Holebas, però me la sentivo e mi sono preso la responsabilità di tirare». Il duello con la Juventus prosegue. «Sarà un campionato più difficile rispetto allo scorso anno perché ci sono più squadre competitive, la Juventus rimane la favorita per il campionato ma anche noi puntiamo allo scudetto, vogliamo dare fastidio, abbiamo forza collettiva e non molliamo mai. La società ha lavorato molto bene, ha costruito una rosa di qualità, il mister utilizza tutti e si vedono i risultati. Siamo contenti che abbia segnato Adem Ljajic, lui è un calciatore importante».