LEGGO (F. BALZANI) - Vincere, stavolta soffrendo più del previsto. Questa Roma non sa fare altro e ieri a Parma ha piazzato la quinta vittoria di fila raggiungendo la Juve in vetta alla classifica, in un testa a testa destinato a durare a lungo. Senza mezza squadra titolare (tra infortunati ed esclusi a sorpresa per il turn over) la squadra giallorossa porta a casa i tre punti grazie a una magia su punizione di Pjanic a 2 minuti dalla fine che spedisce Garcia in paradiso dopo una mezz’ora buo- na di Purgatorio contro un buon Parma, che è riuscito, come l’anno scorso, a violare per la prima volta la porta di De Sanctis in campionato. «È stata una partita difficilissima, ma ab- biamo meritato di vincere – ha detto Mire - Lavoro spesso sulle pu- nizioni, me la sentivo e ho fatto gioire i tifosi. Questo campionato è più duro dell’anno scor- so, ma questa squadra risponde bene e vogliamo arrivare in alto. Non c’è solo la Juve».
La pensa così anche Garcia: «È presto per parlare di un duello a due e non mi sembra giusto metterci già a confronto. La Juve ha grandi ambizioni e un grande tecnico, sono i favoriti ma noi abbia- mo fatto di tutto per raggiungerli e ci sono altre squadre». Poi sulla partita: «Vincere a Parma non è facile per nessuno, e stavolta hanno anche difeso bene. Noi siamo stati bravi nel primo tempo, poi è arriva- to il genio di Pjanic. Ha risolto lui la partita. Turn over? Noi allenato- ri dobbiamo essere bra- vi a sentire tutti impor- tanti, ma poi sta a loro. Quando abbiamo tutti questi giocatori fuori per problemi fisici bisogna avere fiducia negli altri. Per fortuna la serie degli infortunati è finita». Gioia anche per Ljajic, al suo primo gol stagionale: «Io mi alleno sempre al 100% e do il massimo. Io provo a giocare ogni partita, ma decide il mister. L’importante è che vinca la Roma». Al Tardini a strappare applausi (anche dai tifo- si del Parma) è stato an- cora una volta Totti. «Siamo consapevoli di aver conquistato una vittoria essenziale, fondamentale. Questa squa- dra sa avere grande pazienza e questo è sinto- mo di grandezza. La mia ammonizione non c’era», le parole del capitano che oggi tornerà già ad allenarsi coi compagni in vista della sfida di sabato col Verona. A caccia del sesto sigillo.