Malagò: «Lotito valuti anche le regole non scritte»

12/09/2014 alle 10:19.
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IL MESSAGGERO - Continua la polemica sulla presenza (ingombrante per qualcuno) del presidente della Lazio e consigliere federale Claudio Lotito al seguito della Nazionale. Ieri, anche il presidente del Coni, Giovanni Malagò, l’ha ”bacchettato”: «Lotito sa perfettamente che ci sono momenti in cui la natura della persona deve mettere da parte quelle che sono le legittime possibilità che nessuno mette in dubbio. Semplicemente ci sono cose non scritte che secondo me è importante che vengano prese in considerazione». 
Il consigliere federale è stato sotto i riflettori nelle trasferte degli Azzurri a Bari e ad Oslo, ripreso per certe sue “mise” o per l'eccessivo presenzialismo, anche se dal ct al capitano Buffon, con l'eccezione del romanista , tutti gli hanno dato atto di aver rispettato dei «confini». 

LE RIFORME Prima della parole di Malagò, ci aveva pensato lo stesso Lotito ad alimentare la polemica sul suo ruolo: «La mia presenza al fianco della Nazionale, che peraltro ci tengo a ribadire, oltre ad essere prevista da regolamento, non ha mai assunto un carattere invasivo o inopportuno, vi sia chiaro e gattopardesco tentativo di lasciar tutto cosi com'è», ha affermato Lotito. Che ha poi aggiunto: «Ma le dietrologie non ci scalfiranno. La testa è tutta protesa al rinnovamento del sistema calcio in Italia, attuando quanto prima quelle riforme e quei cambiamenti che ormai sono diventati urgenti e improcrastinabili. È proprio per questo - conclude Lotito - che già alla riunione del consiglio federale verranno presentate in tal senso una prima serie di proposte». 

IL CF DI OGGI Riunione del Consiglio Federale in programma oggi in via Allegri e durante la quale sarà ufficializzata la nomina di Michele Uva a nuovo al posto di Antonello Valentini.
Del ”caso Lotito” ha parlato ieri anche il ds giallorosso . «Da Lotito pretenderei che non dica che un signore non può parlare in quanto dipendente: i dipendenti parlano, a condizione che rispettino tutti. Quando parla è meglio che tutti lo ascoltino, perché non dice mai cose banali. Il suo presenzialismo? È anche divertente, credo lui lo faccia in contrapposizione con i tifosi della Lazio che non lo vogliono, e quindi va in Nazionale e si mette pure la tuta».