IL TEMPO (E. MENGHI) - Quasi una formazione intera ferma ai box, la metà per infortunio muscolare. L’ultimo della serie è quello di De Rossi, che al 35’ del secondo tempo di Roma-Cagliari ha sentito tirare il polpaccio sinistro e ha chiesto il cambio. Fortuna che aveva avvisato per tempo la panchina, che ha bloccato l’ingresso di Emanuelson, ritardando l’esordio dell’olandese di qualche minuto. Daniele ha lasciato il campo, e poi lo stadio, zoppicando leggermente e non ha partecipato alla corsa sotto la Sud per festeggiare la vittoria, ma ha raggiunto subito gli spogliatoi con i medici al seguito. La prima diagnosi parla di risentimento, ma serviranno gli esami strumentali (tra oggi e domani) per capire se c’è dell’altro.
Non è un problema nuovo per il centrocampista giallorosso, che in Brasile aveva saltato Italia-Uruguay per un edema proprio al polpaccio sinistro. Una ricaduta non è mai una buona notizia. Sicuramente De Rossi non andrà a Parma e non partirà nemmeno Castan, visto che soffre ancora di perdita di equilibrio e giramenti di testa, oltre al terzo stop per l’infortunio alla coscia.
Astori non fa parte del gruppetto di giocatori con guai muscolari, ma è alle prese con una lesione al collaterale del ginocchio che lo terrà fuori per circa tre settimane: «Se si sgonfia entro tre giorni provo a recuperare per la Juventus, ma ho ancora dolore», il commento dell’ex Cagliari mentre lasciava l’Olimpico. Due centrali sono fuori uso, l’attacco ha perso Iturbe e ora anche in mediana cominciano i problemi. Ieri ha riposato Pjanic, mercoledì sarebbe toccato a uno tra Nainggolan e Keita, ma il ko di De Rossi limiterà il turnover di Garcia. Le scelte le fa sempre più il destino.