Garcia: «Una gestione da grandi»

22/09/2014 alle 09:31.
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IL TEMPO (A. SERAFINI) -  «Il nostro obiettivo è il campionato». Per ora quindi bene così. Non ama certo le tabelle , che dopo il quarto successo consecutivo prosegue il percorso un passo alla volta, senza correre il rischio di proiettarsi verso i più affascinanti impegni europei. «La vittoria col Cagliari era importante più che altro per recuperare punti dopo lo scontro diretto tra Milan e . Non so se abbiamo diminuito lo scarto con i bianconeri, questo lo dirà la stagione, certo a San Siro è arrivata la conferma che non siamo gli unici favoriti per lo scudetto». Anche perché per il tecnico francese è già tempo di pensare alla gara di Parma: «Se parlassi ora di lo farebbero anche i miei ragazzi. Non voglio che nello spogliatoio si senta discutere del Manchester , mettendo l'incontro di mercoledì in campionato in secondo piano. Giocare ogni tre giorni non è semplice anche quando hai a disposizione una rosa lunga come quella della Roma».

Per sistemare la pratica Cagliari sono bastati appena 13 minuti, anche se l'ennesimo approccio positivo alla gara dei suoi non è l'unica nota da sottolineare: «La soddisfazione del primato in classifica è figlia anche dell'ottima prova difensiva e nella semplicità con cui riusciamo a recuperare energie durante il possesso palla. Sono sempre soddisfatto quando chiudiamo la gara senza prendere gol, merito oggi anche della coppia -Yanga Mbiwa che ha disputato una gara di buon livello».

Dopo la vittoria con il Cska Mosca una settimana praticamente perfetta, macchiata soltanto dagli infortuni: «Ovviamente ogni squadra non è perfetta e tutto è migliorabile, però perdere e Astori è stata sicuramente la notizia peggiore. Adesso spero che non sia niente di grave il fastidio accusato da , anche se per i guai muscolari dobbiamo sempre aspettare uno o due giorni». Nessuno problema invece per , uscito affaticato. si sofferma anche sull'impatto in giallorosso del maliano, ancora tra i migliori in campo: La sua maturità viene trasmessa durante la partita ai compagni, lui è uno di quelli che quando è uscito avrebbe potuto prendere la fascia da capitano».

 Così come , l'arma in più che il francese attendeva con ansia: «Non ha bisogno di dimostrare niente, siamo abituati nel vederlo giocare a questo livello». Il terzino sembra aver dimenticato in fretta l'espulsione dalla Seleçao, trovando energie sempre nuove: «Sono contento, perché mi sento bene e sto riuscendo a dare il meglio di me - ha spiegato dopo il fischio finale - la vittoria col Cagliari deve essere un messaggio per noi stessi, non ci interessano i risultati degli altri». Tantomeno le voci che lo hanno investito dopo l'esclusione dal ritiro verdeoro: «Sono cose che mi capitano da quando avevo 22 anni, non mi interessa quello che si dice. La cosa più importante è quello che sto dimostrando sul campo».

Felice dei complimenti di , sorride anche Yanga-Mbiwa, all'esordio dal primo minuto: «Ho giocato con prudenza, senza correre rischi. mi aveva convinto a scegliere Roma spiegandomi l'ambizione di vittoria di questa squadra. Ho accettato perché le amo sfide». Il posto sembra quello giusto.