GASPORT (D. STOPPINI) - in questo perenne Truman show che è la Roma, Rudi Garcia sta facendo una figura molto migliore rispetto al regista Christof, che tutto riuscì a controllare tranne il protagonista, Jim Carrey. Qui l’allenatore sta tenendo tutti dentro il reality, con ruoli diversi, in mezzo scenari a volte impensabili. In fondo è questa la sua grande vittoria: chissà se sarà mai l’ottavo re di Roma come scritto dal sito Uefa, ma di certo dentro Trigoria in 15 mesi ha raggiunto un peso specifico elevatissimo. Merito dei suoi record — l’ultimo mercoledì con la vittoria giallorossa con più gol di sempre in Champions — della psicologia usata con i giocatori (vero Maicon?), della capacità di gestire le situazioni più delicate. Garcia ama vincere in contropiede, e spesso in contropiede prende chi gli sta intorno. Come ieri mattina a Trigoria, quando nella rassegna stampa non ha potuto non notare la rivista che ha svelato il suo legame con Francesca Brienza, volto di Roma tv. Perfetto regista, anche qui: non è nato ieri, Garcia. Ha sorriso a chi gli ha fatto notare le foto, perché non c’era nulla da nascondere: al Truman show è abituato, ne conosce e ne governa ogni momento.
Complimenti Pallotta La Roma se lo gode. E se lo coccola. L’ha fatto con un rinnovo fino al 2018, con un mercato costruito sulle sue indicazioni, in fondo il più grande atto di stima che possa concedere il d.s. Sabatini. Di sicuro ieri il presidente James Pallotta, attraverso i dirigenti, gli ha fatto arrivare i complimenti, da estendere anche alla squadra. Pallotta sarà presente di persona a Manchester, seconda uscita europea della Roma, in una competizione che Garcia aveva chiesto alla squadra di godersi. Detto e fatto, confermato anche in un tweet di Garcia, 21 ore dopo la vittoria: «Bel gioco e bella Roma. Piacere condiviso con i nostri tifosi. Adesso concentriamoci sul Cagliari». E con questo spirito ieri Garcia si è ripresentato a Trigoria. Il record in Champions arriva dopo altri 5 primati assoluti: le 10 vittorie iniziali di un anno fa, il numero di punti (85), quello di vittorie in campionato (26), i punti (37) e le vittorie (11) in trasferta. E i record sono veri, altro che reality show. Per scriverne altri, c’è tempo fino al 2018. Che poi vorrei dire essere rimasti a Roma per 5 stagioni intere di fila, impresa riuscita fin qui solo a Liedholm e Capello, due dei tre tecnici che hanno regalato lo scudetto alla Roma. Forse un caso, forse no.