IL MESSAGGERO (R. AVVANTAGGIATO) - Se qualcuno, tra i suoi abbonati, non se ne fosse ancora accorto, a “svelare” quel è la posizione di Sky nella vicenda Figc ci ha pensato l’agenzia di stampa adnkronos. Che ha divulgato il contenuto di un documento riservato, redatto dall’emittente satellitare, attraverso il quale vengono messe nero su bianco le idee degli uomini di Murdock sul caso-Tavecchio e contorno. O meglio, le idee di come Sky vorrebbe calcio italiano,con un potere straordinario alla serie A. Il documento parte da una bocciatura chiara di Tavecchio (già palese dai servizi visti in questi giorni sui canali Sky e orientati tutti in una sola direzione) definito «un segnale non incoraggiante perché rappresenta vecchie logiche gestionali, essendo quantomeno corresponsabile dell’attuale stato di crisi sistematica: è in Federazione da 30 anni e da 15 guida la Lega Dilettanti», si legge nel documento. Sky indica in Albertini ed altri ex calciatori (Vialli, Mancini, Del Piero) i nomi del nuovo, sorvolando sul fatto che lo stesso Albertini, per esempio, da otto anni è in Figc come vicepresidente. «Tavecchio ha sempre gestito la Lnd e per questo potrebbe non avere le competenze adeguate alla guida di un’industria multinazionale quale il calcio moderno deve essere», aggiungono da Milano.
IL NODO - Il vero problema, per Sky, è però nella Lega di serie A, con la quale l’emittente satellitare si confronta per l’acquisizione dei diritti tv.Una lega di serie A profondamente spaccata e ritenuta colpevole di aver usato male le risorse derivanti dai diritti tv, ma anche «di aver sviluppato una visione miope sull’urgenza di riformare il sistema calcio». Concetti difficilmente contestabili, ma che hanno logiche più ampie. «Allo stato attuale - sottolineano dagli uffici di Rogoredo - lo statuto della Figc attribuisce un peso politico spropositato ai dilettanti e alla Lega Pro in termini di voti quattro volte superiore al peso della Lega di A». C’è dunque la richiesta di riformare il calcio. Un processo che dovrebbe partire da una serie A a 16 o 18 squadre, dalla valorizzazione dei vivai (in Italia oggi solo 8,4% delle rose prevede calciatori cresciuti nella società) e dal ritorno della famiglie allo stadio, combattendo il fenomeno della violenza con le risorse degli stessi club, secondo quello che è il modello tedesco.
IL FORMAT - «Un format più efficiente - scrive ancora Sky - può incrementare la spettacolarità dei campionati, riducendo il gap tra le squadre in competizione e aumentando l’equilibrio delle partite». Per questo, viene sollecitata l’introduzione di play-out e play-off e un ridimensionamento della serie B. Passaggi che andrebbero accompagnati da un altro passaggio fondamentale: la concessione dell’esclusiva dei diritti tv. «Pur se vista con ostilità negli ambienti antritrust italiani - spiegano a Sky - rappresenta uno strumento di differenziazione delle concorrenza per gli operatori del settore». Ecco, dunque, l’obiettivo. Con un’altra punzecchiata alla Lega di A. «L’advisor Infront incasserà una percentuale del 2,8% sulla vendita dei diritti nazionali e del 4% della vendita degli stessi all’estero: decine di milioni sottratte al sistema calcio italiano».