Sconfitta e Castan ko, Garcia paga le fatiche americane

03/08/2014 alle 11:21.
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CORSERA (L .VALDISERRI) - Non è un allarme, perché sempre di calcio d’agosto stiamo parlando, ma sicuramente è un’esperienza da non dimenticare. La sconfitta della Roma contro l’Inter, nell’ultima partita della Guinness Cup e della tournée americana, lascia un messaggio: l’avversario l’ha affrontata con più convinzione e l’ha vinta. La squadra di Mazzarri ha sempre pressato, tenendo un ritmo molto alto per questa fase di preparazione, e ha messo in difficoltà le fonti del gioco giallorosso. La Roma, così, si è spaccata in due e non ha costruito.

non deve drammatizzare: il caldo, le partite ravvicinate, i carichi di lavoro sono buoni alibi. Però dovrà battere su un tasto: serve l’impegno di tutto il gruppo al 100%, come è avvenuto nella scorsa stagione. La Roma non deve cadere nella trappola di sentirsi già arrivata o troppo brava. Ma, sicuramente, l’allenatore francese lo farà notare nei tempi e nei luoghi giusti. L’altro problema è l’infortunio di Leo , che è uscito zoppicando dopo soli 11’, lasciando tutti preoccupati perché ha chiesto il cambio, dopo essere caduto a terra, senza aver subito contatti. Si tratta di un problema all’adduttore della coscia destra, che sarà valutato meglio a Roma. Al suo posto è entrato , a cui voleva lasciare un turno di riposo. A ragione. Il franco-marocchino non è sembrato al top: ha perso Vidic in occasione dell’1-0 nerazzurro, è uscito dalla sua posizione senza riuscire a bloccare l’azione avversaria sull’azione del 2-0. Poi è uscito anche lui, al 72’, lamentando una botta alla schiena. Consolano un po’ la buona prova di Davide Astori, al suo debutto in giallorosso, e i pochi minuti, ma ancora di personalità, giocati da Tonny Sanabria. La tournée è finita. Si torna a Roma, in attesa della settimana di ritiro che inizierà in Austria il 9 agosto. Si torna al «classico».