CORSERA (L. VALDISERRI) - Chiamatelo «effetto backup». È quel programma che permette di salvare i dati sul computer, facendone automaticamente una copia, e che la Roma sta cercando di applicare, attraverso il calciomercato, alla squadra. Non copie perfette, ma calciatori simili a quelli che potrebbero essere venduti, per fare cassa, in futuro. Non riserve, ma «prospetti».
Esempio: l’investimento su Salih Uçan che, nelle speranze del d.s. Walter Sabatini, può essere un valido sostituto per Pjanic (subito) e il suo erede (in futuro). Negli allenamenti Garcia lo prova spesso da jolly, con un «fratino» diverso da tutti gli altri, facendogli fare contemporaneamente il regista di tutte e due le squadre impegnate nelle partitelle.
In quest’ottica è l’interessamento per Carlos Mario Carbonero, centrocampista colombiano, 24 anni, 35 partite e 8 gol con gli argentini del River Plate, 45’ al Mondiale contro il Giappone. Gianluca Di Marzio, il super esperto di Sky Sport, parla di una richiesta tra gli 8 e i 10 milioni per il suo cartellino. Cesena o Sassuolo le destinazioni per un prestito utile anche al tesseramento da extracomunitario. Non sono pochi soldi, soprattutto pensando al fair play finanziario da far quadrare nel 2015. E, in attesa dello stadio di proprietà, di sponsorizzazioni e/o di nuovi introiti, il modo più facile di mettere a posto i conti è la compravendita di calciatori.
A chi somiglia Carbonero? Il discorso riporta a Benatia che anche ieri, per il terzo giorno consecutivo, non si è allenato con il gruppo per un affaticamento al polpaccio. José Mourinho ha negato che il Chelsea sia interessato al franco-marocchino e il procuratore del giocatore, quel Sissoko che Sabatini ha definito un «menestrello», ha detto che «quelle sul Chelsea sono solo voci di mercato. Futuro alla Roma? Direi di sì».
Discorso chiuso? Bisogna aspettare il 2 settembre. Un’offerta da 35 milioni in su sarebbe presa fortemente in considerazione nel gioco di finte, controfinte e rilanci del calciomercato. Una giungla dove la forza la danno contratti e clausole, come quella rescissoria (bassa) che Gervinho aveva nel primo accordo con la Roma e che è stata poi cancellata con un aumento. Un potere che Benatia, legato ancora per 4 anni, non ha. La sua forza, semmai, è la considerazione che Rudi Garcia ha per lui. Per ripagarla, insieme all’amico Miralem Pjanic e a Salih Uçan, ieri Mehdi si è allenato in palestra nel pomeriggio che l’allenatore aveva lasciato libero.