IL TEMPO (F. DELL' OREFICE) - Daspo più duro e pene più severe. Il governo si appresta a varare un pacchetto di misure contro la violenza negli stadi. Il premier Matteo Renzi l’aveva promesso all’indomani di quanto accadde a Roma a maggio in occasione della finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina: il ferimento a morte del tifoso partenopeo Ciro Esposito e quello della Roma, Daniele De Santis, ancora in ospedale. Allora Renzi assicurò che il governo sarebbe intervenuto ma lontano dall’emozione di quei momenti ma avrebbe provveduto in estate. Così il Consiglio dei ministri, l’ultimo prima della pausa, dovrebbe approvare un decreto legge che è stato messo a punto dal ministero dell’Interno e potrebbe essere varato entro la settimana. Dopo, d’altro canto, potrebbe essere troppo tardi perché ricomincia il campionato di serie A.
FRODE SPORTIVA
Il testo, almeno stando alla bozza che ieri è stata discussa al pre-Consiglio dei ministri (in pratica la riunione dei tecnici dei vari dicasteri) mira anzitutto ad aumentare le pene per il reato di frode sportiva. Oggi è punita con la reclusione da un mese a un anno e con una multa da 358 a 1031 euro. Invece verrebbe punita con la reclusione da due a sei anni e con una multa da 1000 a 4000 euro e la pena può aumentata in caso di aggravante della metà e con multa da 10mila a 100mila euro. La frode sportiva, lo ricordiamo, è considerata la condotta di «chiunque offre o promette denaro o altra utilità o vantaggio a taluno dei partecipanti ad una competizione... al fine di raggiungere un risultato diversi da quello conseguente al corretto e leale svolgimento della competizione, ovvero compie altri atti fraudolenti volti al medesimo scopo».
DASPO
Il decreto prevede una serie di modifiche al «Divieto di Accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni Sportive». In larga parte sono ampiamnete discusse al pre-consiglio e dunque potrebbero essere ancora cambiate o addirittura saltare. Il condizionale è d’obbligo.
DASPO PER STRISCIONI
Lo stop all’ingresso degli stadi potrebbe scattare anche per coloro che sono stati condannati o solo denunciati per aver introdotto o esposto striscioni o cartelli inneggianti alla violenza.
OCCHIO ALL’ESTERO
Il Daspo potrà scattare anche «nei confrotni di chi, sulla base di elementi di fatto, risulta aver tenuto anche all’estero, una condotta, sia singola che di gruppo, finalizzata alla partecipazione attiva ad episodi di violenza, di minaccia o di intimidazione, tali da porre in pericolo la sicurezza pubblica».
DASPO PER ALTRI DELITTI
Soprattutto il Daspo può scattare anche per tutti i delitti contro l’ordine pubblico, nonché per i delitti di comune pericolo mediante violenza come per esempio l’istigazione a delinquere, l’associazione a delinquere, mafia, incendio, devastazione, frana, valanga.
MINIMO TRE ANNI, MAX OTTO
Vengono rivisti i termini di durata del Daspo, stabilendo che quella minima del divieto di ingresso negli stadi e non solo sarà di tre anni. Sale da un minimo di cinque a un massimo di otto anni di inibizione per coloro che già sono stati destinatari di analoga misura.
STOP AI BIGLIETTI GRATIS
Per chi è destinatario del Daspo scattano anche i divieti di ricevere agevolazioni come biglietti scontati o gratis, da parte delle società. Ma lo stop sarà anche a carico di chi sarà trovare a contraffare o vendere abusivamente il merchandasing delle squadre. Le società inoltre non potranno più intrattenere rapporti con soggetti condannati per commerciare magliette (o altro) false.