GASPORT (D. STOPPINI) - L’arrivo di Gervinho negli Stati Uniti è appeso a un filo. Niente visto, almeno fino a ieri l’ambasciata non aveva rilasciato il documento necessario all’ivoriano per raggiungere Totti e compagni. «Problemi tecnici ai terminali dell’ambasciata», dicono a Trigoria. Un nuovo tentativo sarà fatto stamattina: in teoria l’attaccante ha un volo per Filadelfia all’ora di pranzo per sbarcare in Pennsylvania, ma non è detto che riuscirà a prenderlo. E non è detto neppure, a questo punto, che davvero raggiungerà i compagni in tournée. Perché in caso di ulteriore slittamento Gervinho potrebbe restare ad allenarsi direttamente a Trigoria, dove si trova in questi giorni.
Il tutto tra il disappunto della società e soprattutto di Rudi Garcia, che lo avrebbe voluto con sé. Il tecnico ci è rimasto male, lo ha anche detto all’attaccante stesso via telefono. E non è un caso che si informi quotidianamente sull’evoluzione della situazione, chiedendo alla società una volta risolti i problemi di far partire comunque il giocatore, anche di fronte a una tournée della quale si avvicina la fine. Diverso invece il discorso di Torosidis, rimasto in ogni caso a Trigoria. La squadra intanto ieri ha raggiunto Filadelfia: nella notte allenamento all’University of Pennsylvania.