CORSERA (B. TUCCI) - Temporeggiare non si può più, adesso il mercato entra nel vivo. Sussurri, indiscrezioni, patti sotterranei, colpi di coda, anche tradimenti perché no. Roma e Lazio non si lasciano travolgere, vogliono essere protagoniste. Però, le chiacchiere sono tante, troppe. Meglio rimanere con i piedi in terra e riflettere sulle certezze. Che succede a Trigoria? Qualche mossa lascia perplessi i tifosi. Vediamo perché. Ricordate ciò che andava predicando Sabatini? Il suo credo era il verbo rinnovare. Insomma, era per la rottamazione come insegna il primo inquilino di Palazzo Chigi. Invece? Ecco, fino ad oggi, la Roma ha portato all’ombra del Colosseo Ashley Cole, strappato (si fa per dire) al Chelsea di Mourinho, Emanuleson (a parametro zero) e il non più giovanissimo Keita, un centrocampista che ha passato pure lui i trenta, come il terzino che il «number one» degli allenatori non voleva più. È vero che dalla Turchia è arrivato anche Salih Uçan il quale ha solo vent’anni; però per la fascia di esterno sinistro è stato preso dal Milan Emanuelson che non è proprio un pupo. Mentre, al contrario, è stato ceduto all’Inter quel Dodò, su cui Sabatini aveva scommesso al cento per cento. Il terzino brasiliano potrebbe andare da Mazzarri in prestito, ma chi avrà il potere di riscattarlo? Non è ancora chiara l’operazione. Sta di fatto che se l’Inter avesse questa opzione non si capirebbe bene l’accordo con la società nerazzurra. Per il resto bisogna aspettare: i rumors sono tanti, ma la concorrenza è spietata, specialmente se si fa riferimento alla Juventus che non vorrà cedere lo scettro di prima della classe nel prossimo campionato. (...)