E’ del tutto lecito farsi venire dubbi sui primi movimenti di Trigoria sul mercato. Parlavamo di rafforzamento, per adesso più o meno pari siamo allo scorso anno. E' stato ringraziato e salutato Rodrigo Taddei, il quale anche senza essere teneri di cuore si poteva dire fosse senz’altro un romanista vero. Al suo posto è entrato Seydou Keita, stessi 34 anni, un ginocchio cigolante che si spera vada perfettamente a posto in tempo per l’inizio della prossima stagione.
Secondo acquisto: Urby Emanuelson, jolly ambulante di fascia sinistra, nato terzino ma utilizzato nelle ultime stagioni soprattutto in zona avanzata. Utilizzato neanche tanto, tra Milan e Fulham. Anche lui preso a zero lire, presumibilmente non per essere il terzino titolare che Garcia va cercando. Possiamo dire con buona certezza che non lo sarà.
In realtà Keita ed Emanuelson sono funzionali a un progetto ben preciso, il cui scopo è costruire una squadra che affronti la Champions non come viene, non per il semplice gusto di esserci quando suonano la canzoncina, ma con l’abitudine a battersi per traguardi significativi.
(corsport)