IL TEMPO (A. AUSTINI) - «Siamo a buon punto». La conferma che Yannick Ferreira-Carrasco e la Roma siano vicini arriva da Didier Frenay, uno dei tanti procuratori impegnati nella trattativa.
È il belga il primo colpo in canna di Sabatini per l’attacco. L’intesa con il giocatore, in scadenza di contratto con il Monaco fra un anno, è stata raggiunta da tempo: ingaggio da 1.7 milioni di euro netti più bonus. Adesso manca l’ultima parte, la più difficile, ovvero strappare la firma del ricco club monegasco, indispettito dal comportamento di un giocatore che se ne andrà per un prezzo decisamente inferiore al suo valore. Roma e Monaco trattano su una cifra intorno a 5 milioni di euro, con l’inserimento strategico della Juventus che rallenta l’affare. I bianconeri, indispettiti dalle manovre di disturbo di Sabatini su Iturbe e Sturaro - tanto per citarne due - ha contattato i dirigenti del Principato. Ma ormai Carrasco sembra aver scelto la Roma e aspetta che i suoi agenti dell’agenzia guidata dal belga Franco Iovino trovino l’intesa con il Monaco per conto dei giallorossi. Oggi e domani potrebbero essere giornate cruciali, con un incontro programmato a Vienna in cui verrà definito il prezzo finale dell’operazione, inclusi eventuali bonus e commissioni.
La Roma lo aspetta all’inizio della prossima settimana e Garcia potrà portarlo negli Usa. Chissà se su quell’aereo salirà anche Benatia. Mentre il difensore continua ad allenarsi al Bernardini, il suo procuratore ha chiesto e ottenuto un incontro con i dirigenti per il weekend, ammesso che non si siano già visti ieri. Le posizioni restano quelle di partenza: Benatia vuole andarsene al Manchester City che gli offre 4 milioni all’anno, la Roma è disposta a cederlo solo se gli inglesi, finora fermi a 24 milioni, metteranno sul piatto 35-40 milioni per il cartellino. Altrimenti l’offerta di rinnovo al marocchino è sempre valida: stipendio base da 1.55 milioni attuali portato fino a 1.9 più 700mila euro di premi complessivi.
Le prossime ore possono risultare decisive. E dal futuro di Benatia dipende gran parte del mercato giallorosso, compreso il rafforzamento dell’attacco. Oltre a Carrasco, infatti, Sabatini vuole regalare a Garcia un altro elemento, possibilmente più fisico. Tra i diversi profili valutati sta emergendo quello dell’ucraino Yarmolenko. Un altro mancino che, a differenza di Carrasco, ama partire da destra.
La Roma si è già mossa attraverso un mediatore italiano, convinta che con massimo 15 milioni la Dinamo Kiev possa cedere il suo capitano, anche lui in scadenza nel 2015. Nel frattempo Sabatini non molla altre piste, tipo quella che porta al nazionale svizzero del Bayern Monaco, Shaqiri. Costa 20 milioni di euro e chiede quasi 3 milioni di euro d’ingaggio: oggi a Milano è previsto un incontro con il suo entourage per approfondire il discorso. Più defilati, ma tuttora nel mirino, Douglas Costa dello Shakhtar e Lens compagno di squadra di Yarmolenko nella Dinamo. In Francia scrivono invece di una proposta fatta al Marsiglia per avere Valbuena: 6 milioni più Ljajic.
Quanto alla difesa, l’eventuale partenza di Benatia costringerebbe la Roma a cercare due centrali. Garcia non si è ancora arreso del tutto su Basa, la società non è convinta e lo dimostra trattando altri giocatori extracomunitari come Yarmolenko: dopo Uçan è rimasta una sola casella disponibile. Dunque o arriva l’ucraino in attacco e un altro difensore comunitario, oppure Basa più Shaqiri o chi per lui.
Non è del tutto sfumato il ritorno di Toloi come terzo centrale. È tornato al San Paolo, che riprende il campionato mercoledì, ma la Roma continuerà a chiedere un nuovo prestito fino a quando sarà possibile. Infine Verre: non dovrebbe più tornare a Udine bensì passare al Perugia in prestito con diritto di riscatto e controriscatto. Insieme a Crescenzi.