Agnelli e Pallotta insieme per Albertini. Una scelta obbligata

14/07/2014 alle 10:37.
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GASPORT (A. CATAPANO/M. GALDI) - Quella che un tempo si sarebbe definita un’alleanza impossibile — troppo distanti per cultura, denari e potere — per gli stessi motivi è diventata una coppia di fatto, che la crisi del calcio italiano ha portato allo scoperto. In questa lunga e (già) sfinente battaglia per il rinnovamento del calcio italiano, e Roma vanno a braccetto. O almeno così hanno inteso di fare, martedì scorso, quando Andrea Agnelli, prima di partecipare ad un dibattito alla Camera — dove, non a caso, ha sparato contro Tavecchio —, ha incontrato Mauro , rappresentante in terra romana di James Pallotta, poi, in rapida successione, il presidente del Coni Giovanni Malagò e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio.

STRATEGIA - Sul tavolo c’era la scelta di una strategia che l’11 agosto scongiuri l’elezione di Tavecchio alla presidenza della Figc. E non potendo più inseguire l’ipotesi del commissariamento (che pure continuano ad accarezzare), piuttosto che lasciare campo libero al numero uno dei Dilettanti, e Roma hanno stabilito di sostenere la candidatura di Demetrio Albertini. Ma il vero obiettivo, su cui si sono mostrati sensibili anche Coni e Governo, è strappare dalle mani di Adriano Galliani e Claudio Lotito il controllo della Lega di A (e, quindi, della vendita dei diritti tv). Un progetto ambizioso, che passa dalla necessaria defenestrazione di Maurizio Beretta, impensabile, secondo Agnelli e Pallotta, con Tavecchio presidente federale.

QUANTI SIAMO? - Il problema, neanche a dirlo, sono i voti. Che nel caso delle elezioni Figc si contano e non si pesano. e Roma rappresentano un partito autorevole — ci sono anche e — ma una minoranza (che, però, sta crescendo). La prima buona occasione per contarsi sarà l’assemblea di Lega di giovedì, che potrebbe ratificare la nomina di Andrea Agnelli a consigliere federale e l’approvazione del bando di vendita dei diritti tv internazionali. e Roma puntano a portare a casa la prima e a bloccare la seconda.