IL MESSAGGERO (U. TRANI) - Cesare Prandelli, forte dell'esperienza in Polonia e Ucraina, cerca di migliorare l'Italia. Di renderla più competitiva. E' vero che a Euro 2012 la nazionale siè piazzata seconda, arrivando fino in fondo, ma quel percorso non ha convinto in assoluto il ct. Che è perfezionista e, per certi versi, rivoluzionario. Molti aspetti di quell'avventura entusiasmante nel nostro continente fanno parte del bagaglio tecnico-tattico con cui si è presentato qui in Brasile: il gioco propositivo, la qualità dei centrocampisti, Balotelli punto di riferimento in attacco, il possesso palla e la facilità di cambiare anche in corsa il sistema di gioco. Nella preparazione della spedizione, però, ha analizzato a fondo gli ostacoli che ha dovuto superare durante la competizione e in alcuni casi pure faticosamente. La sintesi è nella finale di Kiev contro la Spagna: gli azzurri non sono più quelli della gara inaugurale,quando spaventarono i campioni del mondo a Danzica. Gruppo sfinito, senza più benzina nei serbatoi. E soprattutto a quella ha pensato, con la preparazione durissima a Coverciano e tanti accorgimenti di carattere tecnologico e medico, nei mesi che hanno preceduto il mondiale. Per venire qui fisicamente al meglio e per prevenire gli infortuni che penalizzarono i giocatori nell'ultimo atto del torneo di due anni fa.
VERSO NORDEST Tra l'altro, nel giugno del 2013, la Confederations è stata fondamentale: cinque partite indimenticabili per chi non vuole scottarsi in Brasile. Verificati e comparati con attenzione i numeri relativi alla temperatura e all'umidità, a seconda delle regioni e degli orari. La seconda gara contro il Giappone (alle ore 16 proprio a Recife) e l'ultima contro l'Uruguay (alle ore 13,come domani, a Salvador de Bahia) sono servite per decidere come comportarsi con i giocatori e quali precauzioni prendere. Due tappe a nordest, il 19 e il 30 giugno dell'anno scorso e quindi distanti rispetto al calendario di questo mondiale: l'Italia, da oggi a martedì, giocherà e si allenerà con l' obiettivo di non crollare per colpa del clima tropicale.
INVERSIONE DI TENDENZA Prandelli, domani a Recife contro la Costa Rica, cambierà l'Italia. Nonnel sistema di gioco,ma negli interpreti. Vuole gente fresca nella partita da vincere per prendersi in solitudine il primo posto nel gruppo D. A Euro 2012, tra Danzica e Poznan, nessuna novità: stesso modulo e stessa formazione contro la Spagna e la Croazia. Stavolta farà probabilmente quattro innesti rispetto alla sfida di Manaus contro l'Inghilterra. Per non fermarsi.La nazionale, se si qualificasse come prima, avrebbe poi dieci giorni pieni per recuperare le energie e tornare riposati a Recife, il 29 giugno, per l'ottavo di finale. L'allenamento di ieri a Mangaratia ha preso il via alle 13, orario del fischio di inizio della partita di domani contro la Costa Rica. Posticipare il lavoro è servito a poco: cielo coperto e temperatura insolitamente in calo in Costa Verde (27˚ e,più tardi, solo 23˚). A Recife farà sicuramente più caldo e altissimo sarà il tasso di umidità, anche se nel nordest è prevista pioggia.
POKER SERVITO Il ct ha provato la possibile formazione, con tre novità su quattro in difesa: Buffon in porta al posto di Sirigu, Abate per Paletta e Bonucci per Barzagli. Quest' ultimo non si è allenato, limitandosi alle cure conservative per la tendinopatia cronica che lo sta tormentando da mesi. Confermato, come previsto, Darmian che però si sposterà a sinistra, per favorire l'ingresso di Abateadestra. Bonucci, fino all'ultimo, sarà in ballottaggio con Paletta, mentre solo oggi Prandelli deciderà se rischiare Buffon (raggiunto dai figli e dalla loro mamma, Alena Seredova). Il capitano sta bene e insiste per scendere in campo.Ilctelostaffmedico,però, non vogliono correre rischi. Anche De Sciglio è recuperato: il terzinohapartecipatoanchealla partitella e quindi sarà disponibile per la panchina. A centrocampo Thiago Motta nella posizione di Verratti, per il turnover in parte annunciato.