IL ROMANISTA (V. VERCILLO) - Il cammino verso la retrocessione non fa abbassare la testa a Pellegrino e al suo Catania, che alla vigilia della sfida contro la Roma seconda in classifica avverte tutti: l’obiettivo è mantenere intatti dignità e onore per la maglia. E in conferenza stampa a Torre del Grifo, il tecnico sottolinea: «Serve maggior responsabilità nell’indossare questa maglia, capire che si deve dare il massimo, e con questi presupposti avremmo avuto qualche punto in più».
Pellegrino vuole la sua squadra al massimo, fisicamente ma soprattutto psicologicamente: «Giocherà chi in settimana ha dato il massimo, certo la condizione mentale dei ragazzi è disperata. Emotivamente anche io mi trovo in difficoltà, vista la condizione in cui ci troviamo è inutile rimarcare alcune cose. Ma questo non ci esenta dalle responsabilità. La gara di Verona ci ha riportato nel fosso da cui non riusciamo a risalire, è accaduto nuovamente quel che immaginavamo fosse scongiurato. Abbiamo ancora tre gare da fare, non scherziamo su questo. Indosseremo la maglia del Catania, in serie A, e dobbiamo onorarla. In chiave futura, dobbiamo creare un senso di appartenenza forte nei nostri ragazzi. La differenza tra squadre italiane ed europee è tutta qui».
Una partita complicata in campo e sugli spalti, visto che oggi il Catania non potrà nemmeno contare sui suoi tifosi, che sono in contestazione. Si preannuncia uno stadio ostile. Situazione che però non spaventa il tecnico, che lancia un messaggio ai suoi sostenitori: «Non vorrei sembrare banale, ma se penso al passato, alla nostra storia e l’abbiamo sempre vissuta tutti insieme. Anche altre società sono state in clamorose difficoltà, ma il sostegno non è mai mancato, e qui il presidente non è scappato».
Sugli scenari futuri del club, con l’avvento di Cosentino ad amministratore delegato, l’allenatore del Catania si mostra ottimista, nonostante il malumore della tifoseria: «Il presidente ha subito critiche dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista personale, e non mi sembra che altri presidenti siano stati accusati così. Ha anche ammesso gli errori e parlato di voglia di ritornare subito in serie A. Il primo a volersi rilanciare è il presidente, e per questo sta lavorando insieme a Cosentino. Una retrocessione è accettabile se si ha la volontà di migliorare la società, garantendo altri dieci anni di permanenza in A. Noi respiriamo quest’aria, e vorremmo che anche chi vuol far parte di questo progetto lo dimostri nelle prossime partite».
Per provare a non sfigurare Pellegrino riproporrà la formazione con le tre punte, che per l’occasione saranno Barrientos, Bergessio e Leto. Il Catania dovrà fare a meno degli indisponibili Bellusci, Almirón, Spolli e Andujar (al suo posto riconfermato Frison). In difesa Gyomber potrebbe prendere il posto di Spolli, a metacampo il terzetto sarà formato da Plasil, Lodi e Rinaudo.