IL ROMANISTA (A. F. FERRARI) - Uno stadio da record. Domenica sera contro la Juventus saranno quasi 60 mila, se non di più, i tifosi della Roma presenti sugli spalti dello stadio Olimpico. Ad ora sono stati venduti oltre 31 mila biglietti che sommati ai 24 mila abbonati portano il conteggio a 55 mila presenze. Esauriti i settori popolari, restano solo pochissimi biglietti in Tevere e qualcosa di più (ma non troppo) in Monte Mario.
Dati impressionanti se si considera che siamo a fine campionato e la Juve ha già vinto lo scudetto. Ma si sa, la partita contro i bianconeri non è una partita come le altre. Non lo è mai stata e mai lo sarà. E’ sempre stata una gara carica di tensioni per la grande rivalità tra le due tifoserie. Tensioni “normali” che preoccupano la Questura che, però, in queste ore risulta un po’ più allarmata del solito. Si temono, dopo quello che è successo qualche giorno fa in occasione della finale di Coppa Italia tra Napoli e Fiorentina, infiltrazioni da parte di tifosi del Napoli per creare disordini e tensioni nel prepartita.
Una possibilità che avrebbe portato la Questura a pensare di chiedere lo spostamento della gara al pomeriggio. Un’ipotesi, però, che dovrebbe rimanere tale. Alla Roma, per ora, nessuno ha fatto sapere nulla e quindi, a logica, la gara si giocherà come da programma alle 20,45. Anche perché alle tv difficilmente andrebbe giù l’anticipo della partita più “vendibile” della giornata. Comunque, oggi - come accade tutte le settimane -, in Questura si terrà un tavolo tecnico per organizzare al meglio tutto ciò che riguarderà la gestione dell’ordine pubblico, la sicurezza dei tifosi che si recheranno allo stadio.
Cinquantacinquemila presenze, dicevamo. Tribuna Tevere (75 euro – biglietto “Intero”) in esaurimento e Monte Mario (95 euro) un po’ più indietro. Biglietti che resteranno in vendita, come al solito, fino a pochi minuti dal fischio d’inizio della gara presso le ricevitorie Lis Lottomatica e fino alle 18 negli As Roma Store abilitati. Insomma, contro la Juve verrà registrato il numero più alto di presenze per una partita casalinga della Roma. Un segnale chiaro e forte che la tifoseria sta mandando alla squadra: bisogna vincere anche se il campionato è andato.
Perché? Perché di fronte la Roma avrà l’avversario, non solo di questa stagione, ma di sempre. Perché bisogna mettere in chiaro che la squadra di Garcia è forte. Perché senza gli “aiutini” ai bianconeri, forse, la Roma poteva vincerlo questo scudetto o almeno giocarselo nello scontro diretto. Perché loro hanno sempre rappresentato il potere, quello arrogante, quello del «quando qualcuno arriverà a mettere la seconda stella, noi metteremo la terza. Per rimarcare la differenza con gli altri», quello del «piagnoni», «provinciali» agli avversari salvo poi essere loro i primi a piangere e a prendersela con gli arbitri dopo le sconfitte (vedi Benfica). Perché, come vuole anche Garcia, bisogna chiudere la stagione nel migliore dei modi. Vincendo e convincendo. Facendo tutto l’opposto di quello che si è fatto a Catania, partendo dalla gara contro la Juventus. Anche perché quella contro i bianconeri non sarà mai una gara come le altre.