IL ROMANISTA (V. META) - Chi vince andrà a inseguire la finale scudetto che si giocherà tra un mese esatto, chi perde va in vacanza anticipata. Vale una stagione la sfida fra Roma e Inter che questa mattina alle 11.30 a Trigoria mette in palio l’ultimo posto per le final-eight di Rimini (l’altro se l’è aggiudicato ieri il Palermo battendo 3-2 l’Udinese, nonostante Zilienski e Bruno Fernandes), riedizione della partita che un anno fa al Facchetti lasciò la Roma fuori dalle migliori otto d’Italia. Una sconfitta che i giallorossi non hanno dimenticato e che contano di vendicare togliendo di mezzo anche l’ultimo ostacolo sulla strada della Romagna, l’Inter di Salvatore Cerrone, che nel primo turno ha eliminato l’Empoli. Una partita di importanza vitale, al punto da convincere Rudi Garcia a lasciare Federico Ricci, Jedvaj e Mazzitelli a disposizione di Alberto De Rossi, che già aveva potuto contare su di loro nel vittorioso primo turno di playoff giocato mercoledì scorso contro la Sampdoria.
Rinforzi importanti, specie se uniti al ritorno di Berisha in attacco: l’attaccante, reduce da un problema fisico che ha convinto lo staff medico a tenerlo in panchina con la Samp, sta meglio e dovrebbe rientrare dal primo minuto al centro del tridente. Anche l’Inter avrà il suo rientro illustre: Lorenzo Tassi, capitano e numero dieci con un grande futuro alle spalle (quando esordì nel Brescia a sedici anni - primo dei ’95 - Corioni lo definì «il nuovo Roberto Baggio») e un presente faticoso, visti gli infortuni che lo hanno tenuto fuori per quasi mezza stagione. Senza di lui i nerazzurri se la sono cavata, pur perdendo terreno in classifica, anche perché i talenti in squadra non mancano, dal centrale Sciacca al centravanti classe ’97 Federico Bonazzoli. Nella Roma i dubbi sono due, uno tecnico e uno fisico. Se Berisha sta bene, il titolare al centro del tridente è lui, se non ce la fa l’alternativa è fra Taviani (che ha sostituito lo svedese con la Samp) e Vestenicky, al rientro anche lui dopo qualche problema fisico.
Altro dubbio - ma qui si tratta di scelta tecnica - è sulla corsia sinistra della difesa: la strepitosa prestazione di mercoledì dovrebbe valergli la conferma, ma in corsa per la maglia numero tre c’è pure Vlad Marin. Per il resto, la formazione dovrebbe essere la stessa che ha battuto la Sampdoria: davanti a Proietti Gaffi ci saranno Calabresi e Sammartino (o Marin) sulle fasce con Jedvaj e Somma al centro. Adamo in regia, con Mazzitelli e Pellegrini intermedi, mentre in avanti Berisha dovrebbe farcela a partire dal primo minuto con Ferri e Federico Ricci.