C’è Totti tra la Juve e il muro dei 100 punti

11/05/2014 alle 11:40.
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GASPORT (M. CECCHINI) - Nella storia che si racconterà stasera all’Olimpico, probabilmente si può notare un singolare contrappasso. Un giocatore che dei record, negli ultimi anni, ha fatto una sorta di rosario da sgranare, stavolta proverà ad evitarne uno altrui. D’altronde, sulla anti-juventinità sportiva di ci sarebbe da scrivere un romanzo e quindi nessuna meraviglia che il capitano della Roma sia una sorta di frangiflutti nei confronti delle ambizioni juventine di superare quota cento punti.

Da Buffon a Storari Come sorprendersi, perciò, quando i numeri raccontano che è proprio il calciatore che ha fatto più gol a Gigi Buffon (10) e che proprio il della è quello più battuto dal numero dieci giallorosso (insieme a Frey)? Direte: ma stavolta Buffon dovrebbe stare fuori. Vero, però non pensate che la storia migliori di molto. Oltre al fatto che a Marco Storari ha già segnato in carriera 5 reti, meglio ricordare che tra i due non corre affatto buon sangue, nonostante il bianconero sia cresciuto nel settore giovanile giallorosso. Motivo? Chiaro, ed anche parecchio importante. Il 25 aprile 2010, infatti, le paratissime di Storari strapparono virtualmente dalla maglia della Roma uno scudetto che pareva già cucito. La squadra di Ranieri aveva rimontato e sorpassato l’Inter di Mourinho finché il match casalingo contro una Sampdoria in corsa per la qualificazione in non rappresentò la pietra d’inciampo di tutte le ambizioni giallorosse. Finì 1-2, con doppietta di Pazzini, l’ex Cassano esultante e Storari protagonista, mentre i giallorossi schiumavano rabbia contro di lui. Sussurri di spogliatoio hanno raccontato anche di minacce di rivincita e di sicuro - pur con tutte le enormi differenze emotive - stasera potrebbe essere la serata giusta per regolare almeno una parte dei conti ancora aperti.

Doppia cifra In ogni caso, davanti agli occhi del presidente Pallotta e di tutta la sua corte, ha anche obiettivi strettamente privati da coltivare. Il capitano, infatti, ha segnato finora in questa stagione 8 reti, e l’obiettivo di andare in doppia cifra è estremamente seducente, visto che nelle ultime 16 stagioni solo in due occasioni (1999-2000 e 2011-2012) non ha toccato la quota dei dieci gol. Insomma, mescolando il tutto, messaggio del capitano è suonato limpido: «Complimenti a chi ha vinto, ma quella contro la non è mai una partita come le altre. E ci teniamo a dimostrare che non è più forte di noi». I campioni sono avvisati. Il lupo capobranco ha ancora voglia di mordere.