IL ROMANISTA (P. A. COLETTI) - «Dopo le prime nostre dieci vittorie sembrava che dovessimo perdere per forza». Mehdi Benatia, premiato martedì sera come “Giocatore dell’anno” dall’UTR (Unione Tifosi Romanisti), è entrato in scivolata nella polemica con Conte e la Juventus. Lo ha fatto da romanista vero per difendere la squadra, i compagni e l’allenatore. «Il mister ha dato solo una sua opinione, lui quando pensa una cosa la dice e non credo ci sia nulla di male - ha detto martedì sera a Sky Sport il difensore marocchino -. Noi dimostreremo il contrario di quello che invece ha detto Conte, non siamo una squadra provinciale e tra poco lo faremo vedere. Abbiamo fatto una grande stagione, ma c’è un piccolo rammarico perché sono convinto che tra noi e la Juve non ci siano otto punti. Cercheremo di dimostrarlo soprattutto l’anno prossimo».
Stessa posizione tenuta dal direttore generale Baldissoni, anche lui presente alla serata UTR: «Conte ha detto di non aver visto cultura sportiva? Forse non l’ha vista o forse non l’ha saputa riconoscere perché magari abituato ad altri principi di cultura nella sua carriera. Noi siamo fieri della cultura sportiva che cerchiamo di mettere in campo ogni giorno e di quella che Rudi dichiara e cerca di insegnare. Garcia aveva fatto un richiamo alla competitività sportiva in generale, messa in discussione non certo da Garcia, ma da alcuni presidenti con le loro dichiarazioni. Siamo rimasti stupiti che la Juventus e il suo allenatore si siano sentiti di dover rispondere. Per quanto ci riguarda, le polemiche non rendono più affascinante il duello, forse lo sono per il pubblico che ne fruisce, aggiungono colore ma la sostanza è quella che esprimiamo in campo. Siamo fieri di essere stati un rivale competitivo per la Juventus. Se lo scudetto è meritato? Il campo dice la verità, ma non hanno ancora vinto».
Il campo ad oggi parla di una Juventus prima in classifica con 93 punti, a più 8 sulla Roma a tre giornate dal termine del campionato. Numeri che secondo Benatia parlano di una Juventus fortissima, «non si può dire che una squadra che supera i 90 punti non abbia meritato lo scudetto» ha detto il difensore, anche se «dopo le prime nostre 10 vittorie sembrava che dovessimo perdere per forza, mi ricordo che le partite di Torino e di Bergamo sono state animate da episodi non favorevoli per noi». Invertire la tendenza e dimostrare sul campo la propria forza. Questo la volontà di Benatia che a Roma vuole restare per vincere. «Mi sento romanista e vorrei rimanere qui a lungo - la dichiarazione d’amore ai colori giallorossi del difensore -. Come ho detto sempre sto molto bene a Roma, credo che si veda perché lo dico ogni volta che mi danno la parola, lo dico perché lo penso. La gente mi ama, me lo fa vedere. Con il mister sto alla grande, con il direttore Sabatini anche. Con i compagni c’è il massimo rispetto. Abbiamo una squadra per vincere qualcosa e voglio rimanere, sono convinto che potremo vincere. Ho parlato tante volte con De Rossi e altri dello spogliatoio, lo faremo il prima possibile. Voglio fare parte di questo progetto, di questa squadra. Lavoro ogni giorno per stare a questo livello e rendere grande la Roma. Faccio parte di questa squadra e non voglio andare via, poi deciderà la società, se mi dirà “devi andare via per problemi economici" mi dispiacerebbe molto perché mi sento romanista».