IL MESSAGGERO (L. PASQUARETTA) - Chiacchiere da bar, polemiche, decisioni arbitrali e chi più ne ha più ne metta. Se non ci fossero di cosa si parlerebbe? Di calcio? Magari. Troppo facile, troppo comodo. Significherebbe che le partite durerebbero solo 90 minuti. Utopia allo stato puro in Italia. Ed invece perché non complicarsi la giornata? Tanto c’è twitter. I sassolini dalle scarpe si possono togliere in tempo reale. Osvaldo nella notte di Lione, prima e dopo il volo verso Torino, ha puntato il dito contro la critica, la Roma e l’ambiente romano. Luigi De Laurentiis, figlio del presidente del Napoli, è andato oltre, dando «dell’ignorante» a Marotta.
LA STOCCATA Cinguettii in libertà. Qualcuno, a volte, va oltre il seminato. Le parole dell’a.d. della Juve, prima della sfida di Lione, hanno fatto infuriare Napoli e i napoletani. Che cosa aveva detto di tanto grave? Questo. «Hanno vissuto la vittoria con troppa enfasi, da provinciale, ciha dato un po’ fastidio. È come se avessero vinto lo scudetto». Apriti cielo. Luigi De Laurentiis, il figlio del patron azzurro, ha sfogato la sua rabbia su twitter: «Marotta grande Ignorante! Confonde il cuore di una città unica come Napoli per un’euforia da Provincia». Ai piani alti di corso Galileo Ferraris come l’hanno presa? Non bene, ma hanno preferito chiuderla lì, almeno fino alla prossima occasione.
L’OSVALDO FURIOSO Nonè stata serena lanotte di Osvaldo. A Lione ha giocato oggettivamente maluccio, è stato sostituito, ma non ha dato segnali di insofferenza, almeno fino alla partenza del charter per Torino, quando ha impugnato il telefono e ha twittato un paio di frasi, un misto di frustrazione e rabbia. «Io do sempre il massimo in campo, lotto su ogni pallone come se fosse l'ultimo, il gol e le giocate arriveranno perché sono forte». Primo cinguettio. «E tutti quelli che non credono in me dovranno poi stare zitti, inclusi i gufi che ci guardano da dietro e da lontano». Il secondo. Il riferimento ovviamente non è casuale. Chi sta dietro?LaRomae il Napoli. Chi sta lontano? Roma e Napoli. Con l’ambiente giallorosso la scorsa estate non si era lasciato bene. Anzi. Ha avuto da dire con tutti. Soprattutto con i tifosi. Sceso dall’aereo. A mente un po’ più fredda, Osvaldo ha abbassato i toni, cinguettando ancora: «Un momento di sana follia... Buonanotte a tutti». Seguito da 3 faccine sorridenti. L’importante però che la colpa non sia dei giornalisti. A proposito. Il calcio giocato, le condizioni di Tevez (nulla di grave), la lotta scudetto? Non oggi. Forse domani, polemiche, beghe e chiacchiere da bar permettendo.