GASPORT - Forse non tutti ricordano che Vujadin Boskov fece esordire in Serie A Francesco Totti. Accadde nella Roma 1992-93, per la precisione nei minuti finali di Brescia-Roma 0-2 del 28 marzo 1993. Totti non l’ha dimenticato e ieri ha reso omaggio all’allenatore che per primo credette in lui: «Vujadin Boskov era un grande uomo, competente, vincente e dotato di un umorismo acuto e intelligente. Ricordo ancora il giorno del mio esordio in A con lui in panchina. Come potrei dimenticarlo? Grazie mister per avermi dato questa possibilità, unica come unico sei stato tu».
Mihajlovic «Sono davvero addolorato - ha detto l’allenatore della Sampdoria di oggi, Sinisa Mihajlovic - Per me Boskov era come un padre. È stato un maestro, un esempio, una di quelle persone che non vorresti mai lasciare e che quando se ne vanno lasciano un vuoto incolmabile. Non lo dimenticherò Andrò in Serbia per rendergli l’ultimo saluto».
Pagliuca «Chi ha sbagliato? Pagliuca?» è una frase celebre di Boskov. Così Gianluca Pagliuca racconta come nacque il tormentone: «Il mister pronunciò quella frase dopo un gol che presi a Bari da Platt. La sua bravura era quella di sdrammatizzare dopo le sconfitte e di criticarci dopo le vittorie, quando cercava di stimolarci ».
Borea Paolo Borea era il direttore sportivo della Samp di Paolo Mantovani dello scudetto: «Boskov era grande psicologo, uomo di cultura, condottiero. Ebbe l’intuizione dei ritiri estivi all’estero e delle amichevoli di luglio-agosto contro grandi club come Ajax o Benfica. E’ stato così che il gruppo ha compreso di poter competere a livello internazionale». Ultras Tito Gli Ultras Tito della Samp hanno ricordato Boskov con una sua frase: «Sampdoria come bella ragazza a cui tutti vogliono dare baci»