Tifosi, vita più facile

08/04/2014 alle 10:11.
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GASPORT (M. GALDI/V. PICCIONI) - Non sparisce, ma cambia. La task force ministero dell’Interno- Coni-Federcalcio-Leghe diretta dal prefetto Vincenzo Panico ha presentato ieri il suo lavoro che ha nella riforma della tessera del tifoso uno dei suoi punti forti, battezzati dalla presenza di tutte le istituzioni sportive, e sottoscritta immediatamente dal ministro Angelino Alfano, con una direttiva inviata a Questure e Prefetture. «Dovevamo raggiungere un equilibrio fra sicurezza e partecipazione popolare. L’abbiamo fatto», dice il titolare degli Interni nella presentazione con il capo della Polizia, Alessandro Pansa. «La sicurezza non può essere un freno alla partecipazione popolare: di troppa sicurezza gli stadi possono anche morire, cioè restare vuoti. Ma non potevamo dire agli scalmanati “accomodatevi”. Abbiamo trovato un equilibrio».

Bambini Che cosa cambia, allora? La prima svolta: i bambini. Che potranno entrare allo stadio senza tessera del tifoso, ma semplicemente accompagnati da un adulto. Niente più casi tipo Inter-Atalanta, denunciato dalla Gazzetta. Seconda novità: la vendita last minute anche per i tifosi ospiti. E sempre, nell’ambito del processo di semplificazione della vendita, la possibilità di acquistare sul pc stampando il biglietto senza fare file o scaricandolo con un’app su tablet e smartphone. E anche l’estensione della campagna «invita due amici allo stadio» per i possessori di fidelity card, il nome che pare aver definitivamente mandato in pensione l’espressione «tessera del tifoso».

Tessera sì, ma... Che però resta nella sua sostanza. Cioè: chi vuole seguire la sua squadra in trasferta dovrà avere la tessera. Anche se nel libricinosunto della riforma, c’è un’altra apertura: «In caso di disponibilità di tagliandi residui, e nei limiti della normativa in materia», si potrà aprire la vendita, cambiando il decreto ministeriale, anche «a categorie diverse di tifosi».

Malagò esulta Tutti sottoscrivono. Ma il record dell’esultanza è del presidente del Coni. Malagò era stato un oppositore dichiarato della vecchia del tifoso. «E basta chiamarla tessera del tifoso, parliamo di tessera dello sportivo. Ci voleva questo momento, finalmente qualcosa che non si fa per impedire o per vietare, ma per favorire, partecipare, invitare. Dovevamo uscire fuori dalla palude». Abete ha parlato invece di «passi avanti importanti», sottolineando l’anno difficile nella lotta al contrasto della violenza nel contesto di una crisi del Paese che «non può non riflettersi anche sul calcio ». Ha scelto lo spartito autocritico Andrea Abodi per la Lega di B: «I primi a dover avere nuovi comportamenti nel calcio siamo noi dirigenti».

Contraffazione Nel pacchetto c’è anche un investimento sulla formazione degli steward, e l’invito a rendere operativo il Supporter Liason Officer, personaggio di collegamento fra società e tifosi di cui finora in Italia non ce n’è traccia concreta. Poi la guerra alla contraffazione dei marchi, il cosiddetto ambush marketing. Obiettivo: niente più abusivi e magliette «taroccate» fra le bancarelle.