LEGGO (F. BALZANI) - «Vogliamo arrivare a 88 punti. Se ne otteniamo 44 come all’andata vinciamo lo scudetto ». La previsione fatta a gennaio da Garcia probabilmente si rivelerà sbagliata, ma la 7ª vittoria di fila permette per ora alla sua Roma di ritorno di superare anche quella stratosferica delle prime 19 giornate. Sono 35, infatti, i punti accumulati dopo 14 partite mentre all’andata furono 34 dopo il pareggio di Bergamo. Numeri impressionanti per il tecnico francese vicino a diventare l’allenatore più vincente della storia giallorossa a soli 9 mesi dal suo arrivo nella capitale.
Con la vittoria di sabato sull’Atalanta (17ª vittima stagionale, mancano solo Juve e Milan), salgono a 24 i successi stagionali, gli stessi collezionati in 38 giornate da Spalletti e Ranieri che finirono quelle annate (2007/2008 e 2009/2010) al 2˚ posto (sono 11 in totale gli “argenti” nella storia della Roma). Mancano tre punti a Garcia, invece, per raggiungere il record di punti dello stesso Spalletti che chiuse quella stagione a quota 82. Tre punti che assicurerebbero aritmicamente l’accesso diretto alla Champions. Un contentino visto il ruolino di marcia di Totti e compagni (a proposito il capitano finirebbe per la 7ª volta al secondo posto). Eppure la previsione di Garcia si basava su dati confortanti: solo la Juve di quest’anno (84 punti con una gara in meno) e l’Inter di Mancini nel 2006/2007 (82) hanno fatto più punti dopo 33 partite mentre proprio Conte lo scorso anno si fermò a 77. Numeri da pazzi che non confortano il francese («Sono qui per vincere trofei, non per battere record»). A Trigoria, - per usare l’espressione di De Rossi - però c’è chi ancora «spera flebilmente » nella rimontona in attesa di Udinese- Juve. A partire dallo stesso Garcia per finire a Pjanic che ieri su Instagram ha gonfiato il petto: «Questa Roma è fatta per vincere, non molliamo».