«No, Radja non ha picchiato la moglie. Mi ha raccontato come è andata. E io gli credo. Non c'ero, quindi non posso raccontare di aver visto la scena, ma so che è sincero» . A parlare è Riana Nainggolan, sorella del calciatore giallorosso, che dalle colonne del quotidiano sportivo difende il fratello, finito nella bufera per la presunta aggressione alla moglie in strada a Cagliari.
«Stiamo parlando di mio fratello, una delle persone a cui voglio più bene al mondo. - continua Riana - So quanto ami Claudia, e so quanto Claudia ami lui, quindi non credo a quello che è stato scritto, ai referti dell'ospedale. Radja è innocente e ha vissuto una settimana molto difficile, con i media sempre sul collo, per un litigio che capita in tutte le coppie». Spera che su questa vicenda arrivi presto la parola fine: «Anche Claudia ha detto che si è trattato di una discussione e basta, giusto? Basta questo. Purtroppo la storia è finita sui giornali perché Nainggolan è un personaggio famoso. E la versione raccontata è stata molto più drammatica rispetto alla realtà. In questo senso gli ho dato un consiglio: meglio evitare di litigare in pubblico... Ma ripeto, le botte no. Non ci sono state. Brutte parole, magari, ma nessun contatto fisico».
Quanto successo, però, potrebbe avere delle ripercussioni su Radja Nainggolan, anche in vista delle convocazioni per l'imminente mondiale: "Questo è solo gossip e sono certa che il commissario tecnico, Marc Wilmots, non si farà influenzare e terrà conto del rendimento sul campo. Spero davvero che Radja vada in Brasile perché lo merita».
(corsport)