GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Un solo gol subito, ma pesante. Che, non a caso, ha fatto infuriare Rudi Garcia. La Roma formato trasferta ha fatto della solidità difensiva il suo punto di forza tanto che, negli ultimi due mesi, solo uno straordinario colpo di testa — da 3 punti — di Callejon è riuscito a battere De Sanctis. Il gol dello spagnolo, arrivato all’81’ di NapoliRoma del 9 marzo, si somma a quello di Hallfredsson del Verona del 26 gennaio, l’unica altra rete che, lontano dall’Olimpico, la squadra giallorossa ha incassato nel girone di ritorno. Un rendimento straordinario, quello del reparto arretrato meno perforato d’Italia, che va a contrastare, invece, i numeri un po’ in calo delle partite casalinghe, dove i giallorossi hanno subito 5 reti — anche se ininfluenti per il risultato finale — nelle ultime tre gare.
Segreto De Rossi Merito non solo del portiere e dei difensori, ma anche del prezioso ruolo di De Rossi, sempre meno centrocampista di manovra e sempre più terzo centrale. «Daniele — ha spiegato ieri Garcia — riesce a dare il meglio quando gioca davanti alla difesa e non lo sposterò, rischiando di togliere equilibrio alla squadra».
Ballottaggi sulle fasce Eccola, la parola determinante del francese: da quando il tecnico ha messo piede a Trigoria ha sempre cercato di prediligere sì un gioco d’attacco, ma senza esporre la squadra a rischi inutili. Il risultato si vede nella determinazione sia dei suoi uomini di fiducia (Benatia e Castan sono i giallorossi con più palloni respinti, 191 e 133, con distacchi abissali sugli altri) sia di quelli che, pur giocando meno, vengono chiamati in causa quando serve. È il caso di Torosidis e Romagnoli, ad esempio, che oggi potrebbero partire insieme dal primo minuto. L’ex Primavera, smaltito l’affaticamento muscolare, sembra davanti a tutti per un posto sulla fascia sinistra, mentre il greco giocherà al posto di Maicon qualora il brasiliano dovesse avvertire ancora dolore al ginocchio. La decisione sarà presa soltanto stamattina, ma lui vuole giocare.
Verso il Brasile Per la Roma e per la nazionale: ha vinto tutto in carriera, ma sogna il Mondiale in casa e non ha ancora la certezza della convocazione. Lui come De Sanctis, mentre Castan è fuori dai giochi, così come Benatia e il Marocco. Strano ma vero, della difesa migliore d’Italia, l’unico sicuro di andare in Brasile è il greco Torosidis...