Nainggolan, che grana. Lite e moglie in ospedale: «Ma non l’ho picchiata»

15/04/2014 alle 09:50.
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GASPORT (M. CECCHINI/M. FRONDIA) - Che non sia un mondo di cenerentole e principi azzurri, purtroppo la cronaca ce lo ha insegnato da anni. Di sicuro però il duro litigio tra e la moglie Claudia – anabolizzato dai tweet in libertà dei protagonisti e dai commenti del web – ha colpito parecchio l’opinione pubblica, anche se nella pratica difficilmente ci saranno strascichi di natura giudiziaria.

Accusa: doppio ricovero Il fatto sarebbe avvenuto domenica a Cagliari, intorno alle 16. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri del nucleo operativo radiomobile, coordinati dal capitano Paolo Floris e dal tenente Marcello Pezzi, una telefonata di un passante ha segnalato una furibonda lite tra i coniugi, pare per motivi di gelosia. Sul posto sono arrivate le pattuglie che hanno identificato il calciatore belga e la moglie, nata a Iglesias ma residente nel capoluogo sardo. Secondo quanto è filtrato quasi subito, avrebbe picchiato la moglie, ma il calciatore ha negato. La donna, 32 anni, è stata visitata due volte all’ospedale San Giovanni di Dio: alle 17 di domenica e ieri intorno alle 13.20, sembra per un persistente dolore al petto. Il referto parlerebbe di una prognosi di 20 giorni, visto che pare siano stati riscontrati lividi, escoriazioni multiple, contusioni, un trauma chiuso all’emitorace sinistro e segni di morsi. Sono stati prescritti farmaci e un’ulteriore lastra dopo 48 ore.

Difesa: «Non è vero» In Rete si è scatenata l’indignazione e proprio per questo il belga – che di recente aveva polemizzato via web con tifosi di Milan e – ha replicato su : «Solo un litigio! Non ho assolutamente messo le mani addosso! Ma scherziamo». E poi: «Voglio dire una cosa a tutti!!! Dovete farvi i cazzi propri. Problemi in famiglia esistono, ma mani addosso no!!». E su ciò che ha letto sui siti belgi aggiunge: «Stronzate ». La versione del belga – arrivata attraverso la Roma – è totalmente diversa. La coppia avrebbe cominciato a litigare a casa perché la moglie non andava a Roma da una settimana. Il calciatore desiderava uscire con la figlia, lei non voleva: hanno cominciato a strattonarsi e a un certo punto lui se n’è andato. E l’ospedale? Claudia doveva andarci a prescindere perché presto si dovrebbe sottoporre a un’operazione all’orecchio. In ogni caso, con un referto non superiore ai 20 giorni, la procedura d’ufficio non può partire (ma è arrivata la segnalazione in Procura per maltrattamenti e ci saranno accertamenti sul passato) e comunque Claudia ha già detto di non voler sporgere denuncia. La difesa, comunque, è arrivata anche dalla stessa moglie, che ha twittato: «La vita di coppia è fatta di amore e litigi, i soldi non c’entrano. Chi è che non litiga col proprio marito? Si è trattato solo di un diverbio». Possibile. Queste però sono state le parole del capitano Floris. «Quando i militari sono arrivati la giovane era chiusa in auto e piangeva. Il calciatore era nei paraggi, piuttosto nervoso, ma l’episodio era già avvenuto. La ragazza ci ha riferito di essere stata picchiata dal marito ed è stata accompagnata al pronto soccorso. All’aggressione, secondo il racconto della donna, avrebbe assistito anche la figlia, ma quando la pattuglia è arrivata sul posto la piccola (Aysha, 2 anni, ndr) non c’era, forse era già stata allontanata». Titoli di coda più tristi: gli insulti e le difese d’ufficio a seconda della fede calcistica. Come se il mondo (e la vita) si potesse giudicare solo pensando al calcio.