REPUBBLICA.IT (F. BOCCA) - Dopo un’ora abbondante cominciava a scavarsi il dubbio che stesse succedendo qualcosa. Che la Juventus insomma stesse lasciando due punti sul campo a un’avversaria da cui la separavano un baratro di 59 punti (ora 62). Poi tutto è tornato alla normalità, Pogba è tornato a segnare dopo un periodo di normale flessione (l’ultimo gol l’aveva fatto al Trabzon in febbraio, e l’ultimo gol in campionato risaliva a metà gennaio contro la Sampdoria), la legge dello Juventus Stadium è stata rispettata (17 vittorie su 17 partite), la Juve si avvicina veloce al terzo scudetto consecutivo.
La Roma tiene il ritmo, anche lei come la Juve, ha vinto a Firenze con un solo gol di scarto e con qualche lamentela dei viola sull’arbitraggio. La Roma, all’ottava vittoria consecutiva e con ben 27 punti in più rispetto alla scorsa stagione, è matematicamente in Champions, ha totalizzato 82 punti come le riuscì solo nell’anno migliore di Spalletti, e quindi le prossime 4 partite sono tutto di guadagnato. Ma ormai la Juventus gioca contro se stessa. Unico traguardo con cui ravvivare il finale quello dei 100 punti. Anzi, la Juve può arrivare a 102.