IL TEMPO (A. SERAFINI) - Il tempo passa e le idee cominciano a diventare più nitide. Così come le intenzioni. Aspettando la fine del campionato, sembra sempre più chiara quella di Francesco Totti, pronto per mettersi a disposizione della truppa azzurra che quest'estate partirà alla volta del Brasile. D'altronde la voglia di giocare il Mondiale non è mai mancata al capitano giallorosso, che ieri ha spedito un nuovo messaggio al ct della Nazionale, Cesare Prandelli: «Se mi dovesse portare sarei orgoglioso, mi farebbe piacere - ha spiegato il numero 10 in un'intervista a Sky - Certo ho sempre detto che bisognerà vedere come starò fisicamente, quella rimane la cosa principale. Cosa voterebbero gli italiani sul mio ritorno in azzurro? Se sto bene mi voteranno, altrimenti no, ma sono convinto che la Nazionale potrà comunque arrivare fino in fondo con queste capacità».
Totti quindi apre le porte, anche se inevitabilmente tra il dire e il fare c'è sempre di mezzo il mare. Nello specifico un oceano, quello che Prandelli non sa ancora con chi dovrà attraversare. Anche perché i contatti tra i due non sono mai stati avviati, se non attraverso le dichiarazioni che negli ultimi anni si sono susseguite nelle conferenze stampa tra Trigoria e Coverciano. Il capitano ora attende una chiamata, lasciando la palla in mano al ct che probabilmente questa volta sarà costretto ad uscire allo scoperto. La crisi qualitativa che attraversa l'attacco italiano è ben nota, tanto da convincere qualche settimana fa anche Pirlo a una dichiarazione che non lascia interpretazioni: «Ho chiesto a Prandelli di portare Totti al Mondiale, i grandi campioni sono sempre i benvenuti tra noi».
In attesa della prossima mossa, l'obbiettivo primario del numero 10 rimane confinato a Trigoria, dove la Roma è concentrata per mettere in cassaforte il secondo posto in classifica. Un traguardo che per Totti significa poter calcare nuovamente e con certezza il palcoscenico della Champions, magari nella prossima stagione supportato da una squadra che gli permetta di togliersi ancora qualche soddisfazione. Prima però c'è da affrontare il duello diretto con il Napoli, probabilmente l'ultima sfida rimasta ad appassionare le sorti del campionato: «I fatti dicono che siamo più forti del Napoli - ha aggiunto con sicurezza - stiamo cercando di entrare dalla porta principale nella Champions e con le dovute maniere riusciremo a centrare questo traguardo che ci siamo prefissati».
Lo sguardo sicuro e sorridente cambia soltanto quando viene chiamato a rispondere sugli aspetti della sua vita privata che spesso prendono piede sui giornali di gossip. Nel giorno della festa del papà, Totti alza il muro attorno alla sua famiglia, difendendo un diritto che non può venir meno neanche di fronte alla popolarità: «Su questa cosa ora voglio soffermarmi un po' di più, perché adesso si parla sempre del possibile arrivo del mio terzo figlio, che io ho delle amanti, che mia moglie ha degli amanti, che ci siamo lasciati. Voglio dire basta a questo sistema che spesso interagisce sulla mia vita calcistica ma sopratutto su quella privata. Sinceramente tutto ciò mi infastidisce quindi esigo rispetto anche perché, se questi episodi continueranno, comincerò ad agire diversamente».