CORSERA (G. PIACENTINI) - «C’è un sogno che sto ancora rincorrendo e che spero non sia impossibile da realizzare: vincere la Champions League. Sarebbe il coronamento di tutto, ma i tempi sono ristretti». Il sogno è quello di Francesco Totti, rivelato a «S’è fatta notte», trasmissione Rai condotta da Maurizio Costanzo. «Non penso - ha proseguito il capitano - che andrò ai Mondiali, per scelta e perché credo che Prandelli abbia già deciso. A me non ha mai detto niente, ma non giudico nessuno, io rispetto tutti». Chi sicuramente gode del suo rispetto è Rudi Garcia. «Ha fatto un grande lavoro nello spogliatoio perché venivamo da due anni difficilissimi, soprattutto nella gestione del gruppo. Purtroppo quando non arrivano i risultati ognuno pensa a se stesso. Si vince avendo un gruppo, poi servono i giocatori forti, ma con una base solida si riesce a partire col piede giusto. Garcia ha già capito Roma, è preparato e sa quello che vuole». Soprattutto, il tecnico francese ha capito come confrontarsi con il calcio italiano.
Una dimostrazione l’ha data ieri a Coverciano, alla premiazione della Panchina d’oro. Argomento del giorno, il caso De Rossi. Il centrocampista giallorosso - che non sarà multato dalla società - ha avuto tre giornate di stop dal giudice sportivo che si è avvalso della prova televisiva (la Roma farà ricorso) e non è stato convocato da Prandelli inNazionale. «Certe cose - il pensiero del tecnico francese - dopo l’Inter non mi sono piaciute, Daniele era già stato condannato: la tv non mostra tutto, non ci si deve far giustizia da soli ma è successo qualcosa. Ad inizio stagione ci sono stati episodi contro di noi, ma non ho visto nessuna sanzione. Spero non ci siano due pesi e due misure». Un sasso nello stagno destinato a fare molto rumore. Lo stesso che ha suscitato, nella tifoseria giallorossa, la presenza di Miralem Pjanic e di Mehdi Benatia a Parigi in tribuna a vedere la gara del Psg. «La prossima notizia che riguarderà Pjanic - ha tagliato corto Garcia - sarà quella del suo prolungamento con la Roma. Per il mio, invece, c’è ancora tempo: sono sotto contratto, non c’è problema. Sabatini era in scadenza, ed è una buona notizia il suo rinnovo. La Champions? La strada è ancora lunga».