GASPORT (G. BERGOMI) - Penso che questa Inter possa mettere in seria difficoltà la Roma: ha le armi per farlo. Intanto sotto l’aspetto psicologico si affrontano due squadre che hanno pressioni diverse: la Roma deve vincere per tenere il passo della Juve, l’Inter può giocare più libera mentalmente. Poi c’è tutto l’ambito tecnicotattico: come prima cosa credo che Mazzarri non debba snaturare il proprio gioco per affrontare la squadra di Garcia.
Anche lui sa benissimo che alla Roma non devi concedere il contropiede, sulle ripartenze hanno gente che sa fare molto male. Dunque, servirà un’Inter compatta e che sappia a sua volta sfruttare la metà campo avversaria con la velocità di Palacio, gli inserimenti di Guarin ed Hernanes, con gli esterni che dovranno spingere molto, e ovviamente con Icardi.
Altra cosa da fare è provare a sfruttare le palle da fermo, su cui il gruppo di Mazzarri è abile. Prevedo che a fare la partita sarà più la Roma, allora andranno capitalizzate al massimo le occasioni, non molte, che capiteranno. La Roma è una squadra fisica e tecnica, ma quando deve sbloccare la gara ha problemi, poi magari diventa letale grazie appunto alle ripartenze. Se viene concessa profondità a Gervinho sei morto.
Ripeto, l’Inter non deve snaturarsi e anzi far valere quelle che sono le sue armi: una zona del campo in cui provare a colpire per me sono gli esterni. Romagnoli e Torosidis a Bologna hanno retto bene ma non sono i titolari e alla lunga possono risentirne. Juan Jesus, Samuel e Rolando sono i più affidabili in questo momento, possono giocare contro qualsiasi avversario; se giocherà Totti, che non dà riferimenti e tende ad allargare la difesa, a turno gli esterni dovranno dare copertura. In mezzo rientra Hernanes, a maggior ragione ci sarà bisogno della fisicità e della protezione di Kuzmanovic. Hernanes e Guarin daranno qualità con gli inserimenti, e proveranno loro stessi ad arrivare al gol. E poi le due punte. Icardi è uno che va sempre in verticale e questo manda in difficoltà la fase difensiva della Roma. Sia lui che Palacio possono poi andare a saltare di testa, o Icardi giocare di sponda e Palacio aggredire gli spazi.
Dunque aspettare e ripartire, senza poi avere troppa fretta di verticalizzare, ma ricordandosi di passare comunque attraverso il gioco. Icardi deve dare tutto, finché ne ha non si risparmi, non faccia calcoli.