Di Francesco attacca il fischietto mondiale: «Quando sbaglio io mi mandano a casa...»

31/03/2014 alle 10:11.
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IL MESSAGGERO (V. ZAGNOLI) - Se Rizzoli avesse concesso il rigore a Sansone, magari il Sassuolo avrebbe evitato l'11^ sconfitta casalinga, 14^ nelle ultime 17 partite. La società decide di non far parlare i giocatori, è Di Francesco a smentire la versione di della quasi confessione di Sansone. «Se così fosse stato - spiega Eusebio - di sicuro non ci sarebbe stata questa pantomima di 6' per la non decisione dell'arbitro, perché chi doveva prenderla non sapeva più cosa fare. Il ragazzo si è sentito tirare per la maglia, si vede anche dalle immagini, magari non in maniera netta, e di conseguenza è scivolato, altrimenti sene andava a calciare in porta».

Eusebio ce l'ha con l'arbitro italiano ai mondiali. «Da allenatore, se io sbaglio vado a casa, i direttori sono lì per prendersi le responsabilità. Il rigore si poteva dare o anche no, non reclamo mai, è la prima volta che mi capita un episodio del genere. Immagino il casino che sarebbe successo se ci fosse stata un'altra squadra al posto di una piccola come noi». Di Francesco è contrario alla moviola in campo. «Ma se ci fosse stata, sarebbero rimasti molti dubbi. Per dare un rigore non può passare una giornata. Contro il Catania Valeri mi disse che non aveva fischiato il rigore a Missiroli perché era rimasto in piedi. Dovrei forse insegnare ai giocatori a buttarsi? Siamo stanchi, ci giochiamo la vita, sportivamente parlando». Poi. «La Roma è superiore, ma noi paghiamo ogni minimo errore». Nella curva di casa un tifoso del Sassuolo di 46 anni ha accusato un malore, è morto all'ospedale di Reggio.