IL TEMPO (G. GIUBILO) - Rallenta, la Roma. Colpevole di avere concesso all'Inter l'iniziativa nel primo tempo, poi invano all'assalto nella ripresa. Occasioni da gol più per i giallorossi che per i milanesi. Pjanic fuori all'inizio, bravo quando è entrato, ma tanto per cambiare un episodio avrebbe potuto essere decisivo, quando Bergonzi non ha visto il pugno di Juan Jesus a Romagnoli su un corner dalla sinistra.
Ottima ripresa di Nainggolan, solita difesa impeccabile con Castan su tuttti, ma alla resa dei conti il pareggio può starci, l'Inter da trasferta in progresso, il punto non è usurpato.
Tutto il resto nel programma festivo. Pomeriggio di piccolo sabotaggio, dell'alta classifica si tornerà a parlare con le prime ombre della sera, quando il pallino passerà al Napoli, che ha nel mirino un secondo posto non proprio a portata di mano. Per chi ama il calcio, un ghiotto antipasto alla serata di gala italiana, perché all'ora del tè ci sarà la sfida stellare del Vicente Calderon, il derby di Madrid. Platea più modesta, quella di Livorno, per Rafa Benitez reduce da una vittoria lucrata contro lo sfortunato Swansea. Anche senza Higuain, il Napoli pretende pronostico a senso unico.
Al Franchi, di fronte due squadre che schiumano rabbia, breve sciopero del tifo fiorentino per la squalifica, ingiustificabile, a Borja Valero. Montella in tribuna, gli mancheranno anche Pizarro e Diakitè. Altre origini ha la rabbia laziale, a Sofia un autentico suicido che ha segnato l'addio all'Europa, Reja deve rimettere insieme i cocci. Chiusura che guarda alla storia più che al presente.
Quel che resta del Milan dei primati può sperare in qualche calo atletico della Juve, che però al giovedì europeo non ha pagato dazio come dispendio atletico. Senza Balotelli, Seedorf punta sull'orgoglio di Kakà e soprattutto sulla vena di Taarabt, vera rivelazione.
Arbitro disastroso ma Garcia ha regalato un tempo
02/03/2014 alle 09:33.