GASPORT (M. CALABRESI) - Rudi Garcia va di fretta, lo aspetta Trigoria. Dà uno sguardo veloce: Per godersi con calma «Roma ti amo», la mostra che alla Factory Pelanda (ex Mattatoio di Testaccio) ripercorre 86 anni di storia del club, avrà tempo fino al 20 luglio. Difficile che un uomo di cultura come lui resti indifferente: «È sempre interessante guardare il passato. Se sono qui oggi, è grazie a tutta la gente che ha lavorato per questo club. E poi il titolo di questa mostra mi piace». Piace anche l’allestimento, coordinato da Arthemisia, e l’idea del d.g. Baldissoni di portare la mostra anche nel nuovo stadio, quando si farà: «Prima, però, porteremo lo stadio in questa mostra. Un’ala sarà riservata alle immagini. Quanto ai cimeli, vorremmo dare loro spazio nei perimetri del nuovo stadio».
Esposizione Si entra sulle note di «Campo Testaccio», con le maglie della Roma dal 1927 a oggi (la maggior parte con il 10 di Totti). Nei 1300 mq, anche la scrivania di Italo Foschi, primo presidente, la bacheca con i trofei (la Coppa Italia di quest’anno ci sarebbe entrata), i gagliardetti delle prime dieci partite vinte quest’anno, uno spogliatoio con le maglie per i giocatori inseriti nella Hall of Fame, le prime pagine di giornale che hanno fatto storia e un maxi calcio balilla dove le leggende romaniste sfideranno la Roma di quest’anno per la gioia del sindaco Marino, che ieri ha chiesto lumi «sulla partita di calcetto tra Totti e Falcao». Euforico Pallotta: «Roma è un capolavoro senza tempo, e questa città ha cresciuto con amore una squadra che le è figlia naturale». Il presidente non ha ancora visto la mostra: potrà farlo con Garcia.