CORSERA (L. VALDISERRI) - Il giudice sportivo deciderà oggi sui nuovi cori di «discriminazione territoriale» cantati durante Roma-Sampdoria, disputata con le curve Sud e Nord chiuse per il medesimo «reato» sportivo. Poiché sono stati alzati dai Distinti sud, è quasi sicuro che anche questo settore dello stadio Olimpico sarà chiuso per Roma- Inter del 1 marzo. Non dovrebbe succedere lo stesso alla tribuna Monte Mario, che aveva applaudito l’iniziativa di chi si era «sostituito» alle due curve. La Roma si è sempre opposta all’applicazione di una norma che, oggettivamente, rappresenta un’anomalia tutta italiana e che sarà sicuramente riscritta nella prossima stagione.
Il caso, da qui a maggio, rischia però di diventare un infinito braccio di ferro tra ultrà e giustizia sportiva, che affligge la Roma stessa e i tifosi che non approvano certi cori. Da Morgan De Sanctis è arrivato un appello «perché purtroppo ci sono delle minoranze che penalizzano poi tutti quanti. Se c’è un po’ di cultura, di buon senso e di responsabilità, anche quella minoranza si deve rendere conto che non è più il caso di continuare a fare questo tipo di manifestazioni». È prevista per oggi anche la decisione dell’Alta corte del Coni sul ricorso della Roma. Tutto, però, può slittare a venerdì.