IL MESSAGGERO (U. TRANI) - La Corte di Giustizia Federale, da un venerdì all'altro, non cambia idea: i Distinti Sud dell'Olimpico, come le due curve, restano chiusi per la gara con l'Inter di sabato 1˚ marzo. L'unico sconto che fa il presidente Mastrandrea, dopo aver ricevuto il dg Baldissoni e l'avvocato Conte per un'ora negli uffici di via Campania, è la riduzione della multa di 30 mila euro: da 80 mila a 50 mila. Hanno derubricato l'applauso delle tribune, considerandolo sarcastico. Il «parziale accoglimento» del ricorso, come lo definisce la Corte, fa montare l'arrabbiatura dei dirigenti giallorossi che registrano quanto la situazione sia ormai grottesca. Perché il reclamo è ancora respinto, proprio come quello della settimana scorsa quando la Roma fece sempre un ricorso d'urgenza avverso alla decisione del giudice sportivo di sbarrare i cancelli della Nord e della Sud per i cori di discriminazione territoriale nella semifinale d'andata di Coppa Italia d imercoledì 5 febbraio. Quella sera ospite era il Napoli, mentre la squalifica dei Distinti è relativa alla gara di domenica sera, sempre all'Olimpico, contro la Sampdoria: protesta e dileggio, dunque, dopo la chiusura delle curve, e nessuna discriminazione territoriale, la difesa dei legali giallorossi che però non ha convinto Mastrandrea. Ora il nuovo appuntamento è davanti all'Alta Corte della giustizia sportiva presso il Coni: martedì il presidente Frattini si pronuncerà su due ricorsi e non più su uno. Perché la società giallorossa farà un'integrazione di appello da unirsi al procedimento già pendente (sono due fascicoli). Per ottenere la riapertura di curve e distinti (con la sospensiva). Se anche la Cassazione del nostro sport confermerà la chiusura, toccherà al presidente Pallotta decidere se andare al Tar e sfidare la Figc che continua ad applicare una norma indifendibile.
NUOVO MESSAGGIO DI RUDI «Facile: c’è un regolamento adesso, se è giusto o sbagliato non è un problema, ma è questo e i tifosi devono rispettarlo. Per noi al momento non cambia niente, si è visto con la Sampdoria, ma alla lunga ne risentiremo. Abbiamo bisogno dei nostri tifosi, allora loro devono adattarsi e fare in modo di essere allo stadio» l'appello di Garcia che già si era esposto domenica sera. Si è ripetuto ieri, unendosi a De Sanctis e Totti, anche perché a Bologna sono previsti 3000 romanisti.