Continua a muoversi sotto traccia la trattativa tra Unicredit e il gruppo cinese di Feng per la cessione di una cospicua quota di capitale del club giallorosso, con la banca intenzionata a dismettere il suo impegno, mantenendo però un 5% che le consentirebbe in qualche modo di essere ancora parte del discorso. Pallotta non recede dal suo cospicuo 69%, mentre Feng, per mettere denaro fresco nella società vorrebbe una quota sì di minoranza, ma considerevole, intorno al 40%.
C’è la possibilità che Feng attraverso il suo gruppo che controlla una compagnia aerea low cost e una catena alberghiera, possa mettere nella Roma dai 100 ai 150 milioni, denaro fresco che potrebbe servire anche a condurre una campagna acquisti in grado di assicurare alla Roma una formazione competitiva anche in Europa. Naturalmente Feng non farebbe gratis tutto questo e chiederebbe di accedere come partner privilegiato a tutte le sponsorizzazioni messe in piedi dallo staff di Pallotta e soprattutto di partecipare agli introiti derivati dalla costruzione e dalla gestione del nuovo stadio di proprietà.
Per quanto riguarda lo stadio, che per gli americani vorrebbero realizzare coinvolgendo partner di livello mondiale come Nike, Disney e Google, lo slittamento dei tempi della presentazione del progetto è stata inevitabile. Dan Meis, l’architetto, ha dovuto apportare più di una modifica in base alle caratteristiche morfologiche del sito e alle esigenze prospettate dall’ufficio tecnico del comune di Roma. Ora dovrebbe essere tutto pronto e alla prossima trasvolata Jim Pallotta dovrebbe consegnare finalmente il progetto definitivo nella mani del Sindaco Marino e presentarlo ufficialmente.
(corsport)