GASPORT (M. CECCHINI/C. ZUCCHELLI) - Il ricorso della Roma è già pronto e giovedì o venerdì sarà discusso dalla Corte di Giustizia Federale. La storia è nota: per i cori offensivi contro i napoletani intonati in Coppa Italia dalle due curve dell’Olimpico e che hanno fatto scattare le disposizioni contro la cosiddetta discriminazione territoriale, il giudice ha fatto scattare due turni di chiusura della Sud e della Nord, da consumarsi domenica contro la Sampdoria e nel successivo turno casalingo contro l’Inter.
Ottimismo Roma Ma il club è passato all’offensiva e sta studiando una serie di eccezioni, se non per la cancellazione della sentenza, quantomeno per posticiparla. La prima linea difensiva riguarda la manifestazione in cui scontare la sanzione: perché in campionato quando il fatto è avvenuto in Coppa Italia? Più logico aspettare la prossima stagione, visto che la finale, che pure si gioca a Roma, non è organizzata dal club giallorosso, ma dalla Lega. Ma c’è anche altro. La società di Trigoria aveva già subito la stessa sanzione – sospesa – dopo il match di campionato contro i partenopei. La sospensiva, però, era stata tolta dopo i presunti «buu» razzisti fatti nei confronti di Balotelli in Milan- Roma, ma la sentenza (dopo il ricorso) fu congelata in attesa di ulteriori accertamenti. E allora gli avvocati giallorossi dicono: come togliere una seconda volta la stessa sospensiva (quella relativa alla partita di campionato col Napoli) ed è sub judice? Infine il terzo quesito: la Roma nota che le offese prese in considerazione sono sempre quelle contro i napoletani, alcune delle quali, a loro parere, ormai quasi goliardiche. Non solo. È stato notato come non sempre le stesse frasi sono state sanzionate. Nell’ultimo Bologna-Napoli ad esempio, nulla è stato fatto. Infine la Roma fa notare che, qualora la Cgf desse torto su tutta la linea, la sentenza arriverebbe troppo a ridosso della partita per essere attuabile senza disagi, visti i biglietti venduti. A quel punto la squalifica di 2 turni si sconterebbe con l’Inter e con l’Udinese. A meno di (possibili) sconti.