GASPORT (M. CECCHINI/A. PUGLIESE) - Non è ancora allarme rosso, ma un sottile stato d’ansia galleggia a Trigoria. La spia comunque si è accesa, tanto che nella partitella di ieri è stato necessario l’utilizzo di molti giocatori della Primavera. Rudi Garcia, infatti, sta facendo i conti con gli infortuni, tanto che la lista ieri si è allungata pericolosamente: Totti, Maicon, Florenzi, Gervinho e Torosidis, che vanno ad aggiungersi ai lungodegenti Dodò e Balzaretti. Se poi si pensa che ieri, a metà allenamento, si è fermato ancora Pjanic per il cronico problema al ginocchio, si capisce la tensione del tecnico.
Ritorno dagli Usa Del resto, Garcia già sa da ora che sabato contro l’Inter, dei 5 a rischio dovrà fare a meno sicuramente di Maicon, Florenzi e Totti (il capitano al massimo andrà in panchina). Pjanic invece ci sarà, stringendo i denti, mentre per Torosidis e Gervinho bisognerà vedere in queste 24 ore. Il terzino greco ha dovuto lasciare il campo per una botta alla caviglia, la stessa toccata duro in un contrasto martedì. Staff medico e tecnico contano di recuperare Torosidis (stamattina un ulteriore controllo), anche perché se dovesse alzare bandiera bianca anche lui, si ripeterebbe la stessa situazione di emergenza di Bologna, con Romagnoli a sinistra e uno tra Taddei, Toloi o Nainggolan a giocare a destra. Gervinho, invece, ieri ha lasciato Trigoria per un attacco febbrile: se l’avrà smaltito allora ci sarà. Insomma, si spera che il ceo Zanzi e il d.g. Baldissoni, oggi di ritorno dagli Usa, portino anche un po’ di fortuna, oltre che buone notizie sul fronte conti. Pare infatti che, se sarà Champions, gli investimenti di Pallotta saranno sensibili.
La freccia nera Ma torniamo a Gervinho, che ovviamente punta ad esserci nella caccia alla Juve. «È ancora tutto possibile, la stagione è lunga, anche se riprendere i bianconeri è difficile — ha detto a «La Voix de l’Amérique» — Proveremo comunque fino alla fine a mettergli pressione, anche se la cosa importante è mantenere il secondo posto, per entrare diretti in Champions League. Sto facendo una buona stagione, ma il merito è di Garcia, conoscevo lui e il suo sistema di gioco fin dai tempi di Lilla. La Roma? Stiamo facendo bene, siamo soddisfatti ». Già e lui spera che il suo rendimento possa allungarsi fino a quest’estate, quando la Costa d’Avorio si giocherà il Mondiale in Brasile. «È un sogno, vogliamo superare la prima fase, poi si vedrà. Il girone non è semplice, ma migliore rispetto al passato. E abbiamo giocatori di qualità, possiamo farcela». Una sfida che vale anche per il campionato.