IL ROMANISTA (F. BOVAIO) - Rispetto a qualche tempo addietro Andrea De Marco di Chiavari è un arbitro in via di involuzione. A quarantuno anni e mezzo, infatti, ha cominciato a mostrare qualche crepa decisionale di troppo e oggi come oggi non dà più le garanzie di un tempo. Talvolta lontano dall’azione, in altri casi impallato, ha bisogno spesso dell’aiuto degli assistenti per dirimere le situazioni più inticate. Ma se questi non sono in forma allora son dolori. Ricordate Chievo-Juventus 1-2 in cui il segnalinee Preti gli fece annullare il 2-1 del Chievo scambiando un attaccante veronese per un altro e Napoli-Torino 2-0 in cui l’arbitro di porta Mazzoleni lo indusse a dare i due rigori decisivi agli azzurri anche se non c’erano? Di suo, invece, sbagliò quasi tutto in Catania-Udinese 1-0.
In molti, dunque, sostengono che a giugno potrebbe anche smettere. Con lui la Roma ha un bilancio positivo di 6 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte in 10 gare di campionato, ma da lui non è diretta da quasi un anno, ovvero dalla vittoria per 3-2 a Bergamo del 24 febbraio 2013 sotto la neve. Ad assisterlo saranno i segnalinee Galloni e Petrella, gli arbitri di porta Merchiori e Aureliano e il quarto uomo Longo.