GASPORT (M. CALABRESI) - Quando, nell’agosto 2012, nel giorno della partenza della Primavera della Lazio per Rivisondoli, Vlad Marin non si presentò, si sentirono tutti spiazzati e traditi. Il terzino romeno spiegò di aver fatto «una scelta per il futuro» andando al Manchester City, salvo poi sparare a zero qualche mese dopo sulla società che lo aveva valorizzato tecnicamente ma non con un contratto. L’esperienza inglese è durata un solo anno, colpa dell’impossibilità di ottenere il permesso di lavoro, condizione necessaria per firmare un contratto da pro. La Juventus, con 300mila euro versati alla Lazio, a settembre lo ha portato a Torino: ieri, lo ha prestato alla Roma fino a giugno, con diritto di riscatto.
Difficile che Marin sia un’alternativa a sinistra per Garcia: partirà dalla Primavera, poi si vedrà. Chissà che effetto farà, a un ragazzo che si è sempre professato laziale e per cui Nesta è «il più forte di sempre », indossare la maglia della Roma. E chissà che effetto gli farà trovarsi davanti Totti. Dopo i cinque gol di Klose al Bologna, il 5 maggio scorso, Marin su Facebook scrisse: «Se questi cinque gol li avesse fatti “er cappetano” (Totti, ndr), domani in edicola sarebbe uscito il dvd con cofanetto e poster in omaggio». Mai abusare dei social network.