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Tre squadre giocano un altro campionato

13/01/2014 alle 09:55.

IL MESSAGGERO (M. CAPUTI) - Troppo forti. Questa l’estrema e semplice sintesi per spiegare la differenza tra le prime tre e il resto del gruppo. Le gare e i risultati di ieri non hanno fatto altro che evidenziare e acuire quello che è andato delineandosi giornata dop

Con caratteristiche tecniche diverse e potenzialità economiche differenti queste tre squadre hanno segnato un solco profondo con il resto del campionato. La è al terzo anno di lavoro, si è addirittura migliorata, e tanto, in attacco con Tevez e Llorente. Il continua il percorso di crescita di questi anni con una squadra rafforzata e più matura. La Roma è quella che ha bruciato i tempi. ha totalmente ricostruito tecnicamente e psicologicamente la squadra. La società, dopo alcuni errori nei primi due anni, ha saputo correggere il tiro, dimostrando forza e lungimiranza sul mercato. Da una parte c’è da rallegrarsi per una lotta al vertice serrata e incandescente, dall’altra si evidenzia la crisi del nostro calcio con l’impotenza delle società medio piccole ma anche delle milanesi. Emblematico il crollo del Milan che, in vantaggio due a zero, è caduto miseramente sotto i colpi del Sassuolo e di quel Berardi, autore di quattro reti, che può far sorridere Prandelli, ora che il Mondiale di Pepito Rossi è in bilico.

Se questo è lo stato delle cose, la ha già vinto lo scudetto e sarà solo duello tra Roma e per il secondo posto? Tutto lascerebbe intendere che andrà così, eppure il calcio insegna che è troppo presto per sentenze definitive. C’è ancora tutto un girone da disputare e un calciomercato da concludere. Le incognite, in vista dell’esito finale, sono tre, come le contendenti. Gli scontri diretti incrociati tra loro, l’Europa League e la tenuta psicofisica. 

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