Quando il belga stregò anche Alberto De Rossi

08/01/2014 alle 08:55.

GASPORT (F. ODDI) - Le relazioni sugli avversari più promettenti, ai tecnici delle giovanili della Roma, sono sempre state richieste, solo che con la vecchia gestione rimanevano lettera morta: gli acquisti della Primavera arrivavano dai dilettanti, o a parametro zero.

Quando l’avversario segnato in rosso sulla distinta era quest’abitudine non c’era, con tutto che in quel 2007 la cessione di Chivu aveva riempito le casse e finanziato vari colpi in entrata. no, con tutto che aveva 19 anni, due sole presenze in B, e che quelli del settore giovanile lo conoscevano bene. Quella volta che... Avevano preso informazioni pochi mesi prima, durante il Torneo di Viareggio, quando la Roma venne accoppiata nei quarti al Piacenza, che negli ottavi aveva eliminato la di De Ceglie e Giovinco: 32, vantaggio di Piccolo, doppiette di e Lanzafame: il belga fu l’anima di un Piacenza mai così competitivo. La Roma vinse con molta fatica, trascinata da una gran prova di Aleandro Rosi. Molti hanno smesso di quel gruppo, l’unico ancora sotto contratto con la Roma è Alberto . Che a fine partita, quel giorno, si mise a tessere le lodi degli avversari, e in particolare di quello col nome impronunciabile e il numero 10, senza mai immaginare che un giorno lo avrebbe ritrovato a Trigoria, compagno di squadra e di reparto del figlio.