L TEMPO (A. AUSTINI) - Una mossa a effetto. Il giorno dopo aver preso tre schiaffi dalla Juventus, lo stesso in cui il Napoli si avvicina minaccioso a due punti di distanza, la Roma discute i premi scudetto e dimostra con tutta la forza possibile di puntare ancora al massimo.
Non è ovviamente un caso che chieda di accelerare la questione quando la sconfitta con la Juve è una ferita appena aperta: un modo per stimolare la squadra, per far capire a tutti che non è il caso di mollare. Garcia lo dice in modo chiaro nello spogliatoio durante la riunione che precede lallenamento, il dirigente lo fa capire sedendosi a trattare con i rappresentanti dello spogliatoio la cifra complessiva che spetterebbe alla squadra in caso di vittoria finale del campionato o di accesso alla Champions. Cè un premio da decidere anche per lEuropa, ma la Roma spera ancora di poter effettuare la spesa più grande e gradita. Dopo lincontro di ieri, i «senatori» si confronteranno con il resto della squadra e formuleranno nel giro di pochi giorni una proposta definitiva che Pallotta dovrà poi approvare. La Juve lo scorso anno stanziò circa 4 milioni complessivi da distribuire per i vari componenti della rosa, probabile che il «tesoretto» messo a disposizione dalla Roma americana non si discosterà molto da quella cifra.
Circa 200mila euro a testa che si andrebbero ad aggiungere ai bonus «singoli» già presenti nei contratti di alcuni giocatori per un totale di quasi 10 milioni di euro: 4,810 milioni di euro da pagare in caso di vittoria del tricolore e altri 4,901 milioni per la qualificazione alla prossima Champions. Il solo De Rossi «pesa» per circa 1 milione, anche Borriello ha premi molto alti nel contratto, mentre Totti ha deciso di rinunciare ai bonus e concordare con la società direttamente una cifra «sicura» nello stipendio base. Gli stessi dirigenti hanno gli incentivi nel contratto per la vittoria di uno scudetto che, a questo punto, sarebbe davvero unimpresa incredibile. A Torino è arrivato il verdetto più amaro, quasi una sentenza senza appello: questa Juve va troppo forte anche per la Roma dei record. La squadra di Garcia «rischia» di chiudere a 44 punti il girone dandata: sarebbe un primato nella sua storia. Ma non sufficiente per guidare il campionato.
La flessione dopo il decimo successo di fila con il Chievo è evidente nei numeri: 2 vittorie, 5 pareggi e il primo ko mentre i bianconeri hanno preso a marciare a velocità pazzesca. La corazzata di Conte ha preso 1 gol nelle ultime 10 partite, tutte vinte naturalmente, e ha guadagnato la bellezza di 13 punti sui giallorossi. Totti & Co. hanno segnato 24 gol nelle prime dieci gare e solo 11 nelle ultime 8. Pure nella difesa una volta invalicabile si è aperta qualche crepa: nove le reti incassate da Torino-Roma in poi, più di uno ogni 90. Nel frattempo si sono rifatte sotto Napoli e Fiorentina: 2 e 5 punti il margine rimasto sulle inseguitrici nella lotta Champions, il vero obiettivo di una Roma andata al di là delle aspettative. Ma non per questo disposta a rinunciare ai sogni. Altrimenti non avrebbe alcun senso parlare di premi scudetto.