IL TEMPO (E. MENGHI) - Diversa da Torino lo è stata se non altro per il risultato, ma Conte non ha visto una Juventus meno affamata, nonostante le seconde linee schierate in massa, e più che altro se la prende
IL TEMPO (E. MENGHI) - Diversa da Torino lo è stata se non altro per il risultato, ma Conte non ha visto una Juventus meno affamata, nonostante le seconde linee schierate in massa, e più che altro se la prende con qualche decisione arbitrale che proprio non gli è andata giù. Per tutta la partita ha provato a fare il compito di Tagliavento, indicando falli e protestando a gran voce, ma ne ha tenuta un po per dopo, per dire davanti a un microfono quello che non aveva per niente gradito. A partire dallintervento di Benatia su Giovinco a inizio gara: «Penso sia un fallo da ultimo uomo. Ho chiesto a Rocchi, che ha detto che il giocatore si stava girando... Non ho capito comunque. Non so se c'è l'interpretazione dell'ultimo uomo o no, non voglio entrare nell'interpretazione degli arbitri. Accettiamo la decisione».
In realtà la contesta, così come fa con il gol annullato a Peluso: «Rido, perché parlate di interpretazione degli assistenti. Avreste detto "no, è uscita". Secondo me è dentro di un metro sicuro, guardate la traversa e la palla. Guardate. Ripeto, si può sbagliare, però a me sembra dentro di un bel po'. Ci sta che il segnalinee l'abbia vista fuori, ma vedendo la reazione dei giocatori della Roma erano tutti a testa bassa. Hanno benedetto questa scelta. Meglio sia successa a sfavore nostro, viceversa, sai, con la storia degli aiutini...». Quelli di cui aveva parlato Totti prima della trasferta andata storta a Torino.
Non porta rammarico Conte per le scelte di formazione che potevano sembrare un po supponenti, ma da quando siede sulla panchina bianconera ha sempre fatto turnover in Coppa Italia: «Tutto possiamo essere tranne che presuntuosi, siamo umili. In Coppa diamo sempre spazio alle seconde linee: andate a rivedere le formazioni, anche in finale schiero giocatori meno usati in campionato. Presunzione di che? Conduco una linea che rende tutti importanti, anche in partite come questa». Anche in partite in cui si sfidano le due più forti della serie A di questanno: «La gara è stata equilibrata, la Roma ha segnato nel momento in cui stavamo prendendo il sopravvento. Nel primo tempo siamo stati un po troppo timidi, ma non abbiamo subìto nulla. Non mi ricordo grandi parate di Storari o un dominio assoluto della Roma. È stata una gara molto tattica, segnata da un episodio a sfavore nostro. Ha vinto la Roma, complimenti a loro. Non dobbiamo vincere sempre perché ci chiamiamo Juventus».
Capita anche ai bianconeri di distrarsi e di subire un gol in cui Bonucci prima perde palla al centrocampo, poi prova a recuperare ma si perde anche Gervinho: «Una volta ci siamo allungati e abbiamo preso gol in ripartenza, dove la Roma è micidiale. Ti presti a perdere se lasci spazi agli esterni giallorossi. Ma abbiamo giocato come a Torino. Dispiace essere fuori da una competizione. Detto questo, non ho niente da rimproverare ai ragazzi».
Barzagli, uno dei migliori in campo tra i bianconeri, la pensa proprio come il suo allenatore: «È stata come la partita di campionato, molto tirata, ben giocata. Ma gli episodi a volte cambiano le partite e questa volta è andata a favore loro». Il copione è lo stesso. Il campionato resta in mano della Juventus, ma il difensore invita a tenere alta lattenzione, perché ha visto da vicino il valore della Roma: «Sta dimostrando di meritare il secondo posto. Dovremo stare attenti». Dopo la sfida dellOlimpico, il discorso scudetto è riaperto.