IL MESSAGGERO (M. FERRETTI) - Una liberazione. E basta (ri)vedere la sua faccia dopo il gol per rendersi perfettamente conto che non ne poteva più. Di restare allasciutto, ovviamente. Di non piazzare il proprio nome nel tabellino dei marcatori. Adem Ljajic contro il Livorno ci ha provato in tutti i modi a battere Bardi e quando
OBIETTIVO COPPA ITALIA
Sereno assai, nel post partita. Soddisfatto, anzi. «Come ho detto tante volte, il gol arriva o no con la stessa facilità. Sono contento per la rete, ma anche per i compagni, per la vittoria e per la prestazione della squadra. Abbiamo vinto ed è una cosa importantissima in questo momento della stagione: noi non possiamo e non vogliamo mollare, il distacco dalla Juventus cè e la reazione che abbiamo dimostrato dopo quella partita di Torino lo sta a testimoniare. L'abbiamo dimenticata subito, quella gara. Siamo tornati a vincere immediatamente e ora abbiamo un paio di giorni per preparare al meglio la partita di Coppa Italia contro i campioni dItalia», il suo virgolettato a fine partita. E ancora. «Mi alleno ogni giorno per migliorare: non sono ancora al cento per cento della condizione ma sto facendo di tutto per arrivarci. Io qui a Roma mi trovo bene; anzi, mi trovo ogni giorno meglio ma so che posso dare ancora di più alla squadra. Mi conosco, so qual è il mio valore e spero di riuscire a dimostrarlo per intero quanto prima».Resta da capire, ora, se il serbo verrà confermato o meno contro la Juventus in Coppa Italia: va ricordato che nella partita di campionato dello Juventus Stadium, quella del 5 gennaio, lui partì titolare e questo potrebbe essere un indizio importante per decifrare lo schieramento che proporrà Rudi Garcia contro il suo collega Antonio Conte. Lui, Adem, è pronto e una volta infranto il tabù del gol è pure smanioso di non mollare più la maglia da titolare.